CROAZIA ELEZIONI / 5: Kukurikù, il pranzo è servito

di Nicolò de Fanti

Dall’ alto dei suoi 378 metri si possono ammirare le frastagliate coste dell’isola di Cres scomparire nel mare blu cobalto del golfo del Quarnaro, Kastav, cittadina medievale di diecimila anime, nell’altopiano che scende dolce verso Rijeka , un passato che parla anche italiano, è la sede del ristorante Kukurikù, il luogo dove alcuni partiti dell’opposizione parlamentare croata si ritrovarono nel 2009 e fondarono la coalizione omonima che sfiderà l’Hdz alle prossime elezioni politiche previste per il 4 dicembre .

Leader di questa coalizione è Zoran Milanovic, quarantaquattro anni, presidente del Partito socialdemocratico (Sdp), ereditato da Racan nel 2007, e “volto pulito” del panorama politico di Zagabria. La coalizione, a guida Spd, vede la partecipazione dei liberali dell’ Hsn-Ld nati dall’amalgama tra il Partito del Popolo Croato ed il Partito Liberale Democratico, il partito dei pensionati (Hsu) ed i rappresentanti del partito regionale della Dieta Democratica Istrana (Ddi).

Kukurikù è parola onomatopeica che riproduce il canto del gallo, è con questo richiamo che la coalizione di centro sinistra intende risvegliare e risollevare il paese, soffocato dagli scandali e dalla corruzione degli ultimi otto anni di governo Hdz. Crescita economica sostenibile , ridistribuzione della ricchezza, abolizione dei privilegi della potentissima casta, assicurazione sanitaria gratuita, scommettendo sulla crescita dell’industria incentrata sulle esportazioni, tassando i ceti più abbienti , riducendo le spropositate pensioni dei funzionari statali, inoltre smentisce chi lo accusa di voler privatizzare le più importanti industrie del paese, e promette di migliorare le condizioni sociali partendo da istruzione e sanità. Tutto sempre attraverso un dialogo aperto con i cittadini, sono solo alcuni dei ventuno punti che caratterizzano il programma di governo della Coalizione a cui tutti i sondaggi effettuati in questi ultimi mesi danno un vantaggio enorme nel confronto diretto con il centrodestra.

Non basterà probabilmente all’ Hdz del Premier in carica Jadranka Kosor l’alleanza con il partito civico Croato (Hsg) del potentissimo sindaco di Spalato Zelijo Zerum , per colmare il distacco di circa 14 punti percentuali di svantaggio a poco meno di venti giorni dall’appuntamento elettorale.

Ma una volta giunta al potere la coalizione di centrosinistra sarà in grado di realizzare le riforme necessarie?
Un paese con tasso di disoccupazione giovanile altissima  (un disoccupato su tre ha meno di 29 anni), con un’economia in balia della crisi finanziaria che già attanaglia l’Unione Europea e strettamente collegata al sistema bancario italiano, un paese in piena recessione e con sempre meno fiducia della propria classe politica.

Il 4 dicembre sapremo se Kukuriku’ sarà stata in grado di mantenere l’enorme vantaggio che dovrebbe permetterle di assicurarsi un’ampia maggioranza sui 151 deputati del Sabor e finalmente capiremo se sarà davvero il menù migliore per questa Croazia a poco più di sei mesi dalla programmata entrata come 28esimo membro nell’Unione Europea , con un referendum, previsto per il prossimo febbraio i cui esiti sono tutt’altro che scontati.

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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