Avrebbero “violato la legge russa” i rappresentanti del Consiglio d’Europa in missione pre-elettorale a Mosca la scorsa settimana in vista del voto alla Duma di dicembre. Lo sostiene la Commissione elettorale centrale russa (Cec), che ha presentato un reclamo all’ufficio del procuratore generale e del ministero degli Esteri. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax. “Stiamo valutando le attività del Consiglio d’Europa durante la recente visita in Russia. Vediamo segni di violazione delle nostre leggi”, ha detto Vladimir Churov, presidente della Cec e non nuovo a frizioni con gli osservatori internazionali. Tra i cinque rappresentanti dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa a Mosca dall’8 all’11 novembre era presente anche l’esponente del Partito democratico Andrea Rigoni.
“La delegazione era in Russia per familiarizzare, non aveva lo status di missione ufficialmente registrata. Ciononostante, si sono permessi di fare dichiarazioni pubbliche sulla campagna elettorale”, ha detto Igor Borisov, capo dell’Istituto Statale per la legge elettorale. In una conferenza stampa al termine della missione, il capo delegazione Tiny Kox aveva lamentato l’annullamento del previsto incontro con Churov.