ROMANIA: Magdalena, una giornalista dell'Est all'ombra della Mole

di Gaetano Veninata

La protagonista del film, Magdalena Lupu

La protagonista del film, Magdalena Lupu

Al Piemonte Movie gLocal Film Festival di quest’anno, la serata d’aperura è stata dedicata alla proiezione del lungometraggio Magdalena, di Alejandro de la Fuente.

Il film, prodotto e diretto dal regista ispano-cileno e scritto a quattro mani con Marco Casa, è una pellicola “reale” (ovvero i reali protagonisti della vicenda interpretano se stessi), si ispira al cinema di documentazione ma è girato con i ritmi e la costruzione di un film drammatico (il confine tra i due generi è quasi invisibile) e si avvale di alcune importanti presenze, tra cui don Luigi Ciotti, la giornalista de La Stampa Monica Perosino e una coppia che torna a formarsi sullo schermo per la terza volta: Diego Novelli ed Ettore Scola, che saranno presenti alla “prima”.

Alejandro de la Fuente racconta attraverso gli occhi e la telecamera della giornalista Magdalena Lupu, caporedattrice di Obiectiv, la vita dei romeni a Torino. La storia, che si svolge ai giorni nostri, ruota attorno alla “morte bianca” di Bogdan Mihalcea, annegato in una fogna nell’estate del 2006, mentre gli italiani impazzivano per la nazionale di calcio ai Mondiali di Germania. Un giovane clandestino in cronaca nera nel ruolo di vittima e non di colpevole non fa molta notizia e Magdalena ricostruisce il suo caso in un video da mandare a una tv romena. Ad aiutarla nella sua impresa c’è un anziano politico torinese che proprio non ce la fa ad arrendersi alle ingiustizie: Diego Novelli, ex sindaco del capoluogo piemontese. In un prezioso cammeo anche Ettore Scola: le immagini del suo film sugli immigrati campani alla Fiat, “Trevico-Torino”, del 1973 (scritto con lo stesso Novelli), fanno da contrappunto alla ricerca di Magdalena. La quale si troverà ad indagare anche sul proprio passato alla ricerca della sua nuova identità di donna, migrante e giornalista.

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