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CALCIO: Turchia vuole ospitare EURO 2024, UEFA chiede nuovi standard per i diritti umani

Se i Mondiali delle prossime due edizioni sono già stati assegnati a Russia e Qatar, con tutte le polemiche del caso in particolare per la prima, gli Europei del 2024 non hanno ancora una nazione ospitante. Attualmente le uniche delegazioni ad aver manifestato interesse nell’ospitare la rassegna sono quelle della Germania e della Turchia. La prima delle due è decisamente favorita per questioni organizzative e non.

I Mondiali del 2006 sono ricordati per l’ottima organizzazione e per la bellezza degli stadi, rinnovati da cima a fondo in occasione del torneo. Non è infatti un mistero che proprio da quel momento in poi il calcio tedesco sia riuscito a rilanciarsi anche a livello di club. Da questo punto di vista la Turchia potrebbe reggere il colpo, visto che i più importanti impianti della nazione sono stati quasi tutti costruiti negli ultimi dieci anni o hanno subito importanti ristrutturazioni. Proprio per questo a fare la differenza saranno, ancora una volta, i nuovi standard UEFA e FIFA riguardanti il rispetto dei diritti umani.

Da questo punto di vista la Turchia potrebbe avere difficoltà nell’incontrare le richieste della UEFA e perdere per l’ennesima volta la possibilità di ospitare una rassegna internazionale (come successo con gli Europei 2016 e le Olimpiadi 2020). Infatti il parere negativo di enti come Amnesty International e l’Ufficio per i Diritti Umani dell’ONU in merito potrebbe spingere la UEFA a ritenere poco accettabile la candidatura della Turchia.

A tutto questo si potrebbe aggiungere il pessimo rapporto che ultimamente il governo turco ha intrattenuto con alcuni dei propri sportivi di punta. La vicenda che ha colpito il giocatore della NBA Enes Kanter a seguito del fallito golpe ha lasciato più di uno strascico. Il giovane centro è stato infatti disconosciuto dalla famiglia poiché dichiaratosi sostenitore di Fethullah Gülen, avversario politico di Recep Tayyip Erdoğan, e conseguentemente il suo account twitter è stato subissato di minacce di morte di ogni tipo.

Un’altra vicenda che invece tocca più da vicino il mondo del calcio è quella di Hakan Şükür, purgato dal Galatasaray anche lui a causa di una sua sospetta vicinanza a Gülen. Allo stesso tempo diverse figure dirigenziali della Federcalcio turca furono allontanate dai loro incarichi durante quel clima da caccia alle streghe venutosi a creare anch’esso a seguito del tentativo di golpe.

Turchia e Germania avranno tempo fino al 27 aprile 2018 per presentare tutte i documenti necessari per dimostrare di soddisfare gli standard richiesti dalla UEFA, la quale annuncerà poi il paese ospitante nel settembre dello stesso anno. Qualunque sarà la decisione della federazione non mancheranno polemiche, trattandosi di un fronte caldo come la Turchia.

Probabilmente più voci parleranno di interessi politici dietro la decisione e di incoerenza rispetto alle precedenti assegnazioni. La UEFA ha però il compito di rendere più chiari i propri criteri in merito, anche se per ora ha il merito di aver dimostrato una cosa: la mancata assegnazione di una competizione internazionale di calcio per i motivi sopracitati non passa mai inosservata, soprattutto da chi la potrebbe subire.

Foto: uefa.org

Chi è Mattia Moretti

Nato nel 1994 ad Alghero. Studente di Filosofia presso l'Università di Padova. Collabora con la Pagina Sportiva di East Journal e con il sito dedicato alla pallacanestro BasketUniverso.

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