Čeferin Ceferin Slovenia presidente UEFA Platini

CALCIO: Čeferin, dopo Platini uno sloveno alla guida della UEFA

È lo sloveno Aleksander Čeferin il nuovo presidente della UEFA, eletto lo scorso 14 settembre al congresso straordinario UEFA con 42 voti, a fronte dei soli 13 ricevuti dal suo rivale, l’olandese Michael van PraagČeferin sostituisce alla guida della confederazione calcistica europea Le Roi Michel Platini, sospeso lo scorso maggio dal comitato etico della FIFA in seguito agli scandali che hanno travolto la dirigenza del calcio mondiale e posto fine all’era Blatter. Il mandato dello sloveno durerà due anni e mezzo, sovrapponendosi così al rimanente mandato di Platini.

Aleksander Čeferin, 49 anni il prossimo 13 ottobre, è un avvocato di Lubiana, impiegato nello studio di famiglia dopo essersi laureato in legge presso l’ateneo della capitale slovena. Dopo aver rappresentato atleti professionisti e società sportive, Čeferin si è impegnato in prima persona nello sport, prima come membro della dirigenza di una squadra di futsal e del comitato esecutivo di una squadra amatoriale di avvocati di Lubiana. Secondo un video di presentazione del GuardianČeferin è anche cintura nera di judo.

Dal 2006 è entrato a far parte della dirigenza dell’Olimpija Lubiana, allora squadra di quinta divisione capace di ottenere quattro promozioni consecutive e di accedere, nel suo ultimo anno da dirigente, ai preliminari di Europa League (attualmente l’Olimpija è campione uscente, avendo vinto il suo primo scudetto lo scorso anno). Nel 2011 Čeferin è stato eletto presidente della federcalcio slovena, incarico che ha ricoperto fino all’elezione alla presidenza UEFA.

La questione delle riforme alle principali competizioni europee sarà l’argomento più delicato che Čeferin si troverà ad affrontare: in uno scenario che va sempre più a somigliare alla paventata “Superlega europea” tra i club più titolati dei maggiori campionati europei, le recenti proposte di riforma al formato della Champions League prevedevano, a partire dal prossimo anno, la disponibilità di quattro posti per i quattro campionati più importanti (Spagna, Italia, Germania e Inghilterra). Una proposta che è stata criticata da molte delle federazioni più piccole – quelle rappresentate da Čeferin – in quanto privilegia eccessivamente le federazioni più affermate, svantaggiando il calcio domestico dei paesi più piccoli, spesso già in grossa difficoltà nella competizione economica con le leghe maggiori.

Proprio la decisione con cui Aleksander Čeferin si è opposto a questa deriva della UEFA, dando così maggiori garanzie alle federazioni più piccole, è stata decisiva per la sua vittoria. In questo modo lo sloveno ha potuto battere la concorrenza di van Praag, candidato di esperienza che aveva presentato un programma dettagliato di riforme e taglio dei costi e che si era già candidato – per poi ritirarsi – anche nella corsa per la successione a Sepp Blatter.

Sull’argomento Čeferin è stato fin dal primo momento chiaro: «Potete dire che sono giovane e inesperto, ma penso che questo sia irrispettoso nei confronti dei presidenti delle federazioni di piccole e medie dimensioni che, 365 giorni all’anno, devono fare di più con meno. I presidenti di queste federazioni devono essere creativi, forti e carismatici e, credetemi, abbiamo esperienza. Sono qui per trovare modi per affrontare tutti i problemi che circondano il nostro gioco, nel ruolo di qualcuno con una visione nuova e chiara, ma che sia sufficientemente coraggioso e ardito da aprire un nuovo capitolo nella storia di questa fantastica organizzazione. Oggi il vento del cambiamento sta soffiando sul calcio europeo. È la fine di un’era e l’inizio di una nuova – un’era che segna la fine di alcuni privilegi di altri tempi».

Foto: UEFA (Facebook)

 

 

Chi è Damiano Benzoni

Giornalista pubblicista, è caporedattore della pagina sportiva di East Journal. Gestisce Dinamo Babel, blog su temi di sport e politica, e partecipa al progetto di informazione sportiva Collettivo Zaire74. Ha collaborato con Il Giorno, Avvenire, Kosovo 2.0, When Saturday Comes, Radio 24, Radio Flash Torino e Futbolgrad. Laureato in Scienze Politiche con una tesi sulla democratizzazione romena, ha studiato tra Milano, Roma e Bucarest. Nato nel 1985 in provincia di Como, dove risiede, parla inglese e romeno. Ex rugbista.

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