UNGHERIA: Il saluto commosso degli ungheresi a Bud Spencer

E continuavano a chiamarlo Bud Spencer. Scomparso a Roma all’età di 86 anni, Carlo Pedersoli, il mitico Bud, è – usiamo il presente, perché la sua fama resta – uno degli attori italiani più popolari al mondo, per non dire una delle figure pubbliche più famose in assoluto. Se in Ungheria è particolarmente amato, però, non è solo perché i suoi film sono iconici, ma anche perché l’affetto era corrisposto. Ne aveva parlato lo stesso Bud del suo passato ungherese, delle partite all’isola Margherita, dichiarando il suo amore per il popolo ungherese.

“Ricordo incontri “biblici” in Russia, Olanda, Spagna… Karpati, giocatore della nazionale ungherese olimpionica nel 1952 e nel 1956, mi ha spedito una videocassetta: Ungheria-Italia, a Budapest, vittoria italiana: una cosa incredibile! Rigore per l’Italia all’ultimo minuto: Majoni (ct dell’epoca, ndr) esce dalla piscina per non assistere. Il portiere era immenso: ovunque avessi tirato la palla, l’avrebbe presa. Da buon napoletano pensai: e come lo frego, questo? Tra testa e spalla! Senza guardarlo, fissavo le guance dell’arbitro -la vista è più rapida dell’udito. Fischio. Il portiere esce fino alla cintola. E io lì l’ho fregato! Tra testa e spalla! Testa e spalla… La palla del fesso! Era furibondo!”

Raccontava l’attore in un’intervista pubblicata dal Bud Spencer Fan Club. In Ungheria lo amano tanto anche i giovani, perché qui, come in Italia i suoi film non hanno mai smesso di produrre ascolti. Tanti lo chiamano Piedone (dalla serie di film di Steno, Stefano Vanzina). E’ il 1985 quando la televisione di stato dell’Ungheria socialista – che si distingueva come esperimento di democrazia popolare – acquistava i primi film con Bud Spencer, primo tra tutti Bomber, campione d’incassi con 1,8 milioni di biglietti al botteghino. La sua biografia, tradotta in ungherese con il titolo “Különben dühbe jövök” è stata al primo posto della classifica best-seller per ben 11 settimane.

Non è un caso se quindi la sua scomparsa ha lasciato profonda amarezza in moltissimi ungheresi che per ricordarlo si sono radunati di fronte all’Ambasciata italiana portando candele, messaggi di condoglianze e addirittura una ciotola di fagioli in ricordo della famosissima scena in “Lo chiamavano trinità”. Sempre a Budapest è stato creato un murales in suo ricordo (nella foto) e si susseguono gli eventi dedicati all’intramontabile “Piedone”, anche in altre zone dell’Ungheria. E forse all’acqua della piscina dell’Isola Margherita in questi giorni si aggiunge qualche lacrima: Bud Spencer ha nuotato qui.

Chi è Claudia Leporatti

Giornalista, è direttore responsabile del giornale online Economia.hu, il principale magazine in italiano sull'economia ungherese e i rapporti Ungheria-Italia, edito da ITL Group. Offre tour guidati di Budapest in italiano e inglese. Parla inglese e ungherese, ma resta una persona molto difficile da capire. Scrive racconti e sta lavorando (o pensando) al suo primo romanzo. Nata a Bagno a Ripoli (Firenze) senza alcuna ragione, vive a Budapest, per lo stesso motivo.

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