La campagna elettorale per le amministrative del 21 giugno continua in tono minore delle due maggiori formazioni politiche albanesi, il partito socialista guidato dal premier Edi Rama e quello democratico, capeggiato dal leader dell’opposizione di centrodestra Lulzim Basha. La sfida più importante è nella capitale, Tirana, dove i socialisti candidano il giovane ministro del Welfare Erion Veliaj e il centrodestra il noto dottore Halim Kosova, dopo che il sindaco attuale Lulzim Basha ha deciso di non candidarsi.
La sinistra si presenta dopo due anni dalla vittoria alle politiche del 2013 con una larga coalizione che spazia tra partiti comunisti e anti-comunisti di destra. L’opposizione di centrodestra si presenta con una coalizione minore avendo la necessità di candidare 61 sindaci rispetto ai 380 che erano prima della cosiddetta “riforma territoriale”. Un riforma contestata dall’opposizione in quanto sarebbe stata progettata in modo tale da favorire il partito socialista di Edi Rama alle elezioni locali. La Corte costituzionale albanese ne ha tuttavia confermato la costituzionalità.
Tuttavia questo problema sembra essere superato. Quello che maggiormente sconforta i partiti in questa campagna elettorale è l’ombra dei tanti candidati impresentabili. Le liste dei pregiudicati rimbalzano nelle redazioni dei media, ma non del tutto pubblicate. I diplomatici Ue e Usa a Tirana hanno consigliato i partiti albanesi di ritirare i candidati sospettati di collegamenti con la criminalità organizzata e la mafia di presentarsi alle elezioni amministrative.
L’ambasciatore Usa a Tirana ha affermato che ai candidati impresentabili sarà negato il visto d’ingresso negli States. “Questo non è un cambiamento della politica degli Stati Uniti. Si tratta di un sostegno concreto dell’impegno di dicembre per mettere fuori i pregiudicati dal Parlamento, per il quale entrambe le parti hanno convenuto. Abbiamo studiato i precedenti penali per i candidati di queste elezioni amministrative. Abbiamo condiviso queste informazioni con i leader dei partiti, abbiamo fatto delle richieste a loro di intraprendere azioni. Hanno tolto alcuni di questi nomi dalle liste e speriamo che altri saranno rimossi “, ha detto l’ambasciatore Usa, Donald Lu. Anche la Delegazione Ue a Tirana ha chiesto ai partiti e cittadini di essere attenti nelle loro scelte senza pero’ minacciare azioni.
In verità, alcuni candidati si sono ritirati “volontariamente”, ma altri ancora rimangono e potenzialmente possono vincere le elezioni nei loro comuni. C’e ancora speranza. Per la prima volta queste elezioni saranno osservate e valutate da una coalizione di sette organizzazioni non governative nazionali, che ora parleranno con una sola voce, coordinando tra loro informazioni e know-how.