ALBANIA: "Fuori i pregiudicati dal Parlamento", l'opposizione in piazza

Migliaia di manifestanti dell’opposizione di centrodestra guidata da Lulzim Basha hanno chiesto in piazza le dimissioni del Presidente dell’Assemblea, Ilir Meta, in seguito alle accuse di aver ordinato l’uccisione di due parlamentari. La manifestazione organizzata dal Partito Democratico Albanese è iniziata alle 11.00 in piazza Skenderbej e culminata davanti alla sede del premier Edi Rama, con la richiesta di dimissioni di Meta e la rimozione dei criminali dal Parlamento.

Fino ad un mese fa il disegno di legge per l’espulsione dei pregiudicati del parlamento, richiesta dell’opposizione, era accettata dalla maggioranza guidata dal tandem Rama-Meta per il rientro dell’opposizione in aula dopo che un loro deputato, Genti Strazimiri, era stato picchiato nei corridoi del parlamento da due deputati socialisti. L’accordo stretto in presenza di due eurodeputati prevedeva la ripresa del normale funzionamento del parlamento, l’impegno a rispettare le sentenze della Corte costituzionale ed un’iniziativa congiunta, da portare avanti con l’assistenza delle istituzioni europee, per impedire che persone con un passato criminale possano essere elette quali membri del parlamento o nominate in alti incarichi pubblici. Ma dopo il rientro dell’opposizione in parlamento nessuna iniziativa è stata messa in agenda e tutti hanno pensato si fosse trattato solo di un trucco per alleggerire la tensione.

La tensione tra opposizione e maggioranza è salita di nuovo alle stelle dopo una dichiarazione di Tom Doshi, un deputato socialista membro della maggioranza, di essere in possesso di prove che lo speaker del parlamento Ilir Meta aveva ingaggiato un killer per ucciderlo insieme ad un altro deputato dell’opposizione, Mhill Fufi. Il deputato socialista Tom Doshi ha dichiarato che l’attentatore Durim Bami non se l’è sentita di ucciderlo e ha confessato tutto a lui, che l’ha registrato.

Doshi ha portato il video della confessione del presunto killer al premier Edi Rama, al ministro dell’interno Saimir Tahiri, al capo della polizia Artan Didi, e anche al presunto mandante, Ilir Meta. Inoltre, secondo Doshi, il ministro Tahiri e il presunto killer si sono incontrati, per sua volontà, faccia a faccia per verificare di persona le accuse.

Tuttavia la polizia sembrerebbe non essersi interessata molto alla questione. Pochi giorni fa l’attentatore “pentito” ha subito un attentato in casa. Doshi ha quindi accusato il premier Edi Rama di essere in combutta con lo speaker del parlamento Meta e ha minacciato rivelazioni che avrebbero fatto cadere il governo.

La reazione del premier Edi Rama fu chiara e drastica. In una riunione del partito socialista Edi Rama ha chiesto e ottenuto, in pratica, l’espulsione di Tom Doshi, anche se nella riunione sono partite alcune critiche interne a Edi Rama, proprio per la sua amicizia con Doshi. Il capo della minoranza interna al partito socialista, lo scrittore e giornalista Ben Blushi ha chiosato che “siamo in presenza di una rottura tra amici, tra Rama e Doshi, e non di un fatto politico”. Come capo del partito socialista, Edi Rama ha espulso per diverse ragioni 11 deputati in dieci anni.

Nel frattempo la procura generale ha aperto un inchiesta per verificare l’attendibilità delle accuse del deputato Doshi e ha fermato il presunto attentatore, Durim Bami. L’ambasciata americana a Tirana, insieme alla Delegazione UE, hanno chiesto la ripresa dell’iniziativa per impedire che persone con un passato criminale possano essere elette quali membri del parlamento o nominate ad alti incarichi pubblici.

L’opposizione di centrodestra coglie la palla al balzo per accusare Ilir Meta, capo di LSI, movimento socialista per l’integrazione, anche per ragioni pratiche e politiche. Il partito democratico albanese cerca di sganciarsi dall’immagine del flirt permanente con Meta, che e’ stato alleato di governo di Berisha II (e di Lulzim Basha per le elezioni a sindaco di Tirana, 2011) e che nelle ultime elezioni parlamentarie ha vampirizzato il bacino elettorale della destra moderata. Infatti, il movimento di Meta ha passato da 4 deputati nel 2009 a 16 ne 2013, anche se, in parte, la responsabilità per il malgoverno “Berisha II” era stata dell’attuale speaker del parlamento.

Chi è Lavdrim Lita

Giornalista albanese, classe 1985, per East Journal si occupa di Albania, Kosovo, Macedonia e Montenegro. Cofondatore di #ZeriIntegrimit, piattaforma sull'Integrazione Europea. Policy analyst, PR e editorialista con varie testate nei Balcani. Per 4 anni è stato direttore del Centro Pubblicazioni del Ministero della Difesa Albanese. MA in giornalismo alla Sapienza e Alti Studi Europei al Collegio Europeo di Parma.

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Un commento

  1. Luciano Barchi

    Grazie

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