Da RIGA – Il presidente lettone Andris Bērziņš ha conferito alla premier uscente Laimdota Straujuma l’incarico di formare il nuovo governo, che dovrà ottenere la fiducia della nuova Saeima appena eletta.
Il capo dello stato dopo i colloqui di questi giorni con tutte le forze politiche presenti nel nuovo parlamento, come era nelle previsioni, ha verificato che i tre partiti della maggioranza uscente di centrodestra, Vienotība, ZZS e Nacionālā apvienība (NA), hanno l’intenzione di proseguire con la stessa coalizione, che nel nuovo parlamento mantiene una consistente maggioranza, in grado di dare un governo stabile al paese.
Scontata a questo punto era anche il mandato a Laimdota Straujuma, la cui candidatura alla presidenza del consiglio dei ministri era sostenuta già da tutta l’attuale coalizione.
Bērziņš nel conferimento del mandato a Straujuma ha sottolineato i punti principali su cui il governo dovrà agire e i compiti che attendono anche il parlamento. Il 2015 sarà un anno molto importante per la politica lettone: dal 1° gennaio infatti inizia il semestre di presidenza europeo della Lettonia, che erediterà la presidenza della UE proprio dall’Italia. Sarà dunque Laimdota Straujuma a raccogliere il testimone da Matteo Renzi a fine anno.
Bērziņš ha chiesto a Straujuma e ai partiti della maggioranza particolare attenzione nella formazione del governo, privilegiando l’affidamento dei ministeri a personalità con esperienza e competenza nei vari settori.
Fra i temi principali che saranno nell’agenda del prossimo governo, oltre al semestre di presidenza europea, si trovano la questione della politica fiscale, la politica energetica, non solo in relazione alle questioni di sicurezza nazionale, ma anche della libera concorrenza, la lotta alla diseguaglianza e le misure che consentano di fermare l’emorragia dell’emigrazione dei lavoratori lettoni all’estero.
Bērziņš si è detto soddisfatto sia dell’accordo trovato dai partiti della coalizione di centro destra, che dell’esito complessivo dei colloqui con tutte le forze politiche, e si è augurato che i lavori del nuovo parlamento possano trovare punti di convergenza e di collaborazione fra le forze di maggioranza e quelle di opposizione.
Nei prossimi giorni i tre partiti dell’attuale coalizione di maggioranza dovranno sciogliere le questioni legate ai singoli ministeri. La faccenda non sarà semplice, perché nell’ultima riunione di maggioranza i partiti hanno respinto la prima proposta di suddivisione dei ministeri avanzata da Straujuma. La premier incaricata però si è detta fiduciosa di poter avere la lista dei ministri entro venerdì.
Intanto non si placa la vera grande polemica post elettorale, che in Lettonia ha tenuto banco in questi giorni. Dzintars Zaķis, uno dei leader di Vienotība e capogruppo del partito è stato accusato di compravendita di voti, nel suo collegio elettorale in Latgale. Ci sarebbero varie persone che hanno confessato di aver dato la preferenza a Zaķis (che da quarto di lista è balzato in testa alle preferenze nel suo partito), in cambio di 5 o 10 euro. Zaķis si è già dimesso dal suo ruolo di dirigente del partito ma non ha per il momento intenzione di rinunciare al seggio in parlamento. Nel frattempo la polizia di sicurezza ha aperto un’inchiesta sull’accaduto. Secondo fonti giornalistiche in realtà non sarebbe quello di Zaķis l’unico caso emerso di compravendita di voti. Diversi deputati di vari partiti sarebbero interessati dalle indagini.