Incarico a Laimdota Straujuma. Entro fine gennaio il nuovo governo lettone. L’attuale ministro dell’agricoltura dovrebbe poter contare su 67 voti su 100 nella Saeima, con l’ingresso di ZZS nella coalizione di maggioranza.
Il presidente Andris Bērziņš ha dato a Laimdota Straujuma, attuale ministro dell’agricoltura, l’incarico di formare il nuovo governo. La Straujuma, candidata da Vienotība e Reformu partija, ha accettato l’incarico e si è detta fiduciosa di poter sciogliere la riserva e formare il nuovo governo per andare in parlamento a chiedere la fiducia entro fine gennaio. Con la decisione di Vienotība e Reformu partija di candidare come futuro premier l’attuale ministro dell’agricoltura Laimdota Straujuma, la Lettonia potrebbe avere la prima donna presidente del consiglio della sua storia,
Valdis Dombrovskis, l’attuale premier dimessosi dopo la tragedia del supermercato Maxima, aveva preannunciato entro il 7 gennaio un pronunciamento di Vienotība e Reformu partija sul loro candidato e si era detto fiducioso su una soluzione della crisi entro due o tre settimane, preannunciando comunque il suo disimpegno nel futuro governo.
Il nuovo premier incaricato conta di avere una maggioranza ancora più larga rispetto all’attuale coalizione di governo del dimissionario Dombrovskis. Dovrebbe infatti contare del sostegno di 67 voti su 100 nella Saeima. La nuova coalizione di governo dovrebbe comprendere oltre a Vienotība, Reformu partija, Nacionālā apvienība e il gruppo dei sei deputati indipendenti, anche ZZS, finora all’opposizione. Resterebbero dunque all’opposizione del nuovo governo solo i russofoni di Saskaņas Centrs, primo partito nei sondaggi.
Laimdota Straujuma è un ministro indipendente, non appartiene cioè a nessuno dei tre partiti dell’attuale coalizione di governo e neanche a ZZS, che dovrebbe entrare nella nuova maggioranza. La Straujuma, 53 anni, gode di una buona popolarità, è uno dei ministri che ha mantenuto il maggior gradimento nel corso dell’attività dell’ultimo governo, e prima di diventare ministro ha avuto varie esperienze in diversi esecutivi come sottosegretario. Anche se si è in particolare occupata di politiche agricole, la Straujuma è una economista. Ha iniziato la sua carriera politica in Tautas partija, partito che oggi non esiste più.
La Straujuma ha affermato nella conferenza stampa successiva al ricevimento dell’incarico che intende proseguire sulla scia dell’attività del precedente governo Dombrovskis. Il partito dei verdi e agricoltori, ZZS, per il suo ingresso nella nuova maggioranza (finora in questa legislatura era all’opposizione) otterrebbe secondo Panorama tre ministeri, agricoltura, welfare e politiche regionali.
Dovrebbero essere sei i ministri che manterranno il loro incarico, dal governo Dombrovskis all’ipotizzato governo Straujuma. Fra questi il ministro degli interni e degli esteri, della salute e della difesa. Il ministero delle finanze, il vero ministero importante, resterà a Vienotība, ma ancora è difficile prevedere a chi: il nome più probabile è quello di Reirs, anche se non è escluso che l’attuale ministro Andris Vilks, che voleva concludere la sua stagione politica con la fine del governo Dombrovskis, possa alla fine decidere di mantenere il suo posto nell’esecutivo.
Il profilo di Laimdota Straujuma e le reazioni a Riga e dintorni
Laimdota Straujuma è nata il 24 febbraio del 1954, e si è laureata in economia. Ha poi lavorato presso l’istituto d’economia dell’Accademia delle Scienze di Lettonia, ed ha diretto il Centro di sostegno per la formazione e la consultazione delle Aziende agricole lettoni. E’ entrata in politica nelle fila di Tautas partija, ora disciolto, ed è stata sottosegretario al ministero delle politiche agricole dal 2000 al 2006, mentre dal 2007 è stata sottosegretario alle politiche regionali. Nel 2011 è diventata ministro dell’agricoltura nell’ultimo governo Dombrovskis, carica che attualmente ricopre. Dopo l’uscita da Tautas partija non è entrata in altri partiti, restano indipendente. Ma dopo la candidatura alla premiership ha annunciato l’ingresso in Vienotība.
Laimdota Straujuma fra i lettoni gode in genere di buona simpatia anche per il suo aspetto bonario e tranquillo. Aija Kaija si chiede come questa “zia diventerà con la messa in piega”. Insomma, se una volta premier il suo aspetto e il suo tasso di gradimento cambieranno. Gatis Kokins la vede già come l’Angela Merkel lettone.
L’editorialista di Diena Māris Zanders pone invece un problema abbastanza ricorrente nella politica lettone. La scarsa rilevanza del presidente del consiglio nella scelta dei suoi ministri, scelta in genere lasciata ai singoli partiti della coalizione. “Bisogna fare gli auguri alla Straujuma, ma devo dire che non capisco cosa succede nella politica lettone”. Dal giorno delle dimissioni di Dombrovskis, in effetti le consultazioni del presidente della repubblica e le trattative più o meno scoperte fra i partiti hanno lasciato diverse perplessità.
Foto: Nekrize.lv