BALCANI e CAUCASO: Aborti selettivi: quando una figlia femmina vale meno di un maschio

L’aborto selettivo, ovvero quella pratica secondo cui la donna abortisce in base al sesso del feto, è un fenomeno molto diffuso nel sud est asiatico, ma che dall’inizio degli anni ’90 si è diffuso molto anche nei Balcani e nel Caucaso.

A riportare l’attenzione sulla questione è una recente ricerca dell’Ined, l’Istituto nazionale francese di studi demografici, firmata da Christophe Z. Guilmoto e da Geraldine Duthe. Secondo i due accademici, il rapporto medio fra i neo-nati sarebbe normalmente di 105 maschi ogni 100 femmine. E quando questa media si discosta di molto, allora è il caso di chiedersi il perché.

Lo studio sottolinea come la “sex ratio” abbia raggiunto nei paesi del Caucaso del sud, come Armenia, Azerbaijan e Georgia, un livello paragonabile se non superiore a quello dell’India. In particolare lo sbilanciamento delle nascite è evidente in Azerbaijan, dove è stato raggiunta la media di 117 maschi per 100 femmine, numeri che posizionano la nazione caucasica al secondo posto dietro la Cina.

Nei Balcani occidentali, invece, lo bilancia è meno sproporzionata: in Albania, Kosovo e Montenegro la media si attesta intorno ai 110/111 maschi per 100 ragazze. Tuttavia – affermano i due ricercatori – “la regolarità di questa media attraverso gli anni conferma la reale esistenza di questo sbilanciamento”.

La preferenza di un figlio piuttosto che di una figlia sarebbe riconducibile alla persistenza dei tradizionali valori patriarcali, che si sarebbero addirittura rinforzati dopo la caduta dei regimi comunisti nei primissimi anni ’90. “La famiglia è allora diventata la più importante istituzione sociale esistente”.

Lo studio è stato comunque incapace di spiegare come mai negli altri Paesi post sovietici dell’Asia Centrale o dei Balcani non si siano visti simili fenomeni.

Foto: lifechoice.net

Ciao!

Iscriviti alla newsletter di East Journal per non perdere nessuno dei nostri articoli.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Chi è Valerio Pierantozzi

Giornalista professionista, sono nato a San Benedetto del Tronto nel 1980, ma sono pescarese di adozione. Ho passato 20 anni della mia vita a scuola, uscendo finalmente dal tunnel nel 2006 con una laurea in Filosofia. Amo il mare, il sole, le spiagge e odio il grigiore, le nubi, il freddo. Per questo nel 2014 mi sono trasferito in Svezia. Da grande vorrei essere la canzone “Night” di Sergio Caputo.

Leggi anche

Azerbaijan President Ilham Aliyev, left, and Armenia Nikol Pashinyan sign peace agreement in front of US President Donald Trump aimed at ending decades of conflict at the White House on Friday Aug 8, 2025. Azerbaijan and Armenia fought over Nagorno-Karabakh, an ethnically Armenian enclave in Azerbaijan, in the 1980s and 1990s and violence has flared up in the years since. On Friday, Trump said Armenia and Azerbaijan had promised to stop all fighting forever as well as open up travel, business and diplomatic relations. (White House handout via EYEPRESS)

CAUCASO: Verso la firma della pace tra Armenia e Azerbaigian

Armenia e Azerbaigian hanno raggiunto un accordo di pace mediato dagli Stati Uniti, ponendo fine a quasi quattro decenni di conflitto. Ora si passa alla firma e alla ratifica

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com