DA MOSCA – Dmitrij Medvedev se ne va? Tra le voci insistenti di una possibile sostituzione del suo esecutivo, il premier russo Medvedev ha ammesso che “le dimissioni del governo” sono inevitabili, spiegando che “la domanda è quando”. In un’intervista al canale filo-Cremlino Ntv, Medvedev ha anche detto di aver preparato i suoi ministri all’eventualità’ di un licenziamento. “Sono un soldato più esperto di molti altri colleghi”, ha spiegato, “ho detto loro: ‘Ragazzi, lavorate perché prima o poi vi sarà dato il benservito’. Questa e’ la vita”.
Il capo dell’esecutivo – criticato dallo stesso presidente Vladimir Putin per la situazione economica e la mancata attuazione di alcuni decreti presidenziali – ha inoltre sottolineato che se un funzionario viene allontanato dal suo incarico, non significa che sia “per sempre”. “Non è l’epoca sovietica – ha spiegato – perché abbiamo un sistema politico moderno e le persone possono andare e venire. Mi sembra normale”. Medvedev ha poi assicurato che l’eventuale perdita della guida del governo non sarebbe per lui una tragedia: “Penso che una persona debba essere pronta a lasciare il potere, in senso lato, appena è nominata per un incarico”. “Se si pensasse che è per sempre, sarebbe una catastrofe”, ha sentenziato. Nell’intervista, che ha affrontato anche alcuni aspetti della sua vita privata, il premier russo ha parlato dei rapporti con l’ex mentore, Putin. A suo dire, “ci sono continuamente persone che strumentalmente tentano di mettere zizzania”, ma in realtà le relazioni tra i due politici sono “amichevoli”. “Altrimenti, forse, oggi ci sarebbe un altro governo”.
Tra i nomi che circolano come possibili successori di Medvedev, quello di Aleksej Kudrin – ex ministro delle Finanze e vicepremier – “dimessosi” proprio per incompatibilità con Medvedev, quando questi era a capo del Cremlino. Kudrin è sempre rimasto molto influente e di recente lo stesso Putin ha ammesso che gli era stato chiesto di far parte del governo, anche se non ha specificato con che incarico.
Foto: Downing Street, Flickr