POLONIA: Arrestato Zakayev, leader indipendentista ceceno nemico del Cremlino

La polizia polacca ha arrestato oggi Akhmed Zakayev, un leader ceceno in esilio ricercato dalla Russia, arrivato in Polonia per partecipare a un congresso di ceceni che chiedono l’indipendenza per la regione del Caucaso settentrionale. Zakayev, considerato dalla Russia un terrorista ma che nel 2003 ha avuto asilo politico dalla Gran Bretagna, è stato un importante comandante ribelle nelle guerre del 1994-2000, ma ora rappresenta l’ala moderata del movimento separatista.

Le autorità polacche hanno reso noto che l’arresto di Zakayev è dovuto a un mandato internazionale di arresto diffuso dall’Interpol, aggiungendo che non necessariamente l’uomo verrà estradato. “Il signor Zakayev è stato arrestato e accompagnato alla procura di Varsavia. Il ruolo della polizia finisce qui. La corte ora dovrà decidere sul caso e decidere sulla procedura”, ha detto a Reuters il portavoce della polizia Mariusz Sokolowsk.

La tv polacca ha detto che Zakayev si stava recando in procura per proprio conto quando la polizia lo ha arrestato. Secondo alcuni ceceni in visita in Polonia per il congresso, citati dalla stessa tv, Zakayev non aveva intenzione di nascondersi dalle autorità. L’arrivo di Zakayev cade in un momento difficile per la Polonia, i cui sforzi per migliorare le relazioni con la Russia, dopo il gelo seguito al dominio sovietico nell’era comunista, hanno subito un’accelerazione dopo la morte del presidente polacco Lech Kaczynski in un incidente aereo in Russia nell’aprile scorso.

Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva detto che Mosca si aspettava che Varsavia avrebbe arrestato ed estradato Zakayev, se il leader ceceno si fosse presentato in Polonia.

Ma il primo ministro polacco Donald Tusk aveva detto ieri di non ritenere probabile l’estradizione di Zakayev. Oggi, parlando alla radio polacca, il ministro delle Finanze Jan Rostowski ha sostanzialmente confermato tale posizione: “Non posso immaginare che Zakayev venga consegnato alla Russia… Se un tribunale polacco decidesse di estradarlo, servirebbe comunque il consenso del ministero”. Il fatto che Zakayev abbia asilo politico in Gran Bretagna, che come la Polonia è nell’Unione europea, avrà probabilmente un peso nella decisione di non estradarlo, commentano funzionari polacchi.

Fonte: Reuters

Chi è Matteo Zola

Giornalista professionista e professore di lettere, classe 1981, è direttore responsabile del quotidiano online East Journal. Collabora con Osservatorio Balcani e Caucaso e ISPI. E' stato redattore a Narcomafie, mensile di mafia e crimine organizzato internazionale, e ha scritto per numerose riviste e giornali (EastWest, Nigrizia, Il Tascabile, Il Reportage). Ha realizzato reportage dai Balcani e dal Caucaso, occupandosi di estremismo islamico e conflitti etnici. E' autore e curatore di "Ucraina, alle radici della guerra" (Paesi edizioni, 2022) e di "Interno Pankisi, dietro la trincea del fondamentalismo islamico" (Infinito edizioni, 2022); "Congo, maschere per una guerra"; e di "Revolyutsiya - La crisi ucraina da Maidan alla guerra civile" (curatela) entrambi per Quintadicopertina editore (2015); "Il pellegrino e altre storie senza lieto fine" (Tangram, 2013).

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