Samarcanda

Sulla Via della Seta: Meloni incontra Mirziyoyev a Samarcanda

Il 28 e 29 maggio sono stati due giorni intensi per la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, impegnata a Samarcanda, Uzbekistan, per un vertice bi- e multilaterale con il Presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev. Al termine dell’incontro, sono stati siglati accordi per un valore complessivo superiore ai tre miliardi di euro. Le intese coprono un ampio ventaglio di settori, dall’industria alla cooperazione universitaria, segnando un importante passo avanti nelle relazioni economiche e strategiche tra i due Paesi.

Intesa storica tra Italia e Uzbekistan

Poco più di un mese dopo aver ospitato il vertice UE- Asia Centrale, il presidente uzbeko Mirziyoyev si prepara ad accogliere il Presidente del Consiglio Meloni per discutere le relazioni future tra i due paesi. L’incontro tra i due leader, inizialmente previsto per il 25-26 aprile e successivamente rinviato a causa del decesso e dei funerali di Papa Francesco, ha avuto inizio tra grandi cerimonie già la sera del 28 maggio all’aeroporto di Samarcanda.

Con un’accoglienza calorosa e fuori dal consueto protocollo diplomatico, Mirziyoyev ha accompagnato Meloni e la delegazione italiana in numerose tappe tra i luoghi simbolo della città. La visita ha incluso l’emblematica piazza Registan, dove hanno deliziato gli ospiti con il tipico quanto suggestivo gioco di luci sulle storiche madrasse, una visita tra le botteghe artigiane della cosiddetta “Città Eterna”, per concludersi con una cena privata tra i Presidenti e gli alti funzionari all’interno della Cittadella.

La parte più importante della visita inizia il giorno successivo, con un incontro bilaterale dedicato solo ai due Presidenti, in cui il partenariato strategico che lega i paesi viene discusso e rinnovato. Successivamente, il dialogo si apre a un vertice multilaterale tra la delegazione italiana e uzbeka. In questo frangente, il Presidente Mirziyoyev inizia il suo discorso sottolineando la stabilità del governo italiano dall’inizio del mandato di Meloni ed evidenzia l’importanza dell’aver scelto Samarcanda come prima tappa della visita del Premier in Asia Centrale, dichiarandolo un “segno di particolare attenzione ai rapporti tra Uzbekistan e Italia”.

A sua volta Meloni ci tiene a ricordare il primo incontro tra i due leader, a Roma nel 2023, e come i legami tra le due nazioni si siano rafforzati da allora, inizialmente tramite lo stabilimento del partenariato strategico e ora con il rafforzamento di esso. Nel suo discorso fa riferimento agli accordi che verranno siglati durante il corso dell’incontro, sottolineando quanto “sia ampio il valore della loro cooperazione, […] che come si vede è una cooperazione a 360 gradi”.

Accordi per oltre tre miliardi di euro

Entrambi i leader, nei rispettivi interventi, hanno sottolineato il valore strategico e simbolico del vertice di Samarcanda, definita “il crocevia tra Europa e Asia” e richiamando i legami storici che uniscono l’antica capitale uzbeka a Roma. Proprio in questo contesto carico di significato, la missione di Meloni in Asia Centrale assume una rilevanza ancora più profonda, suggellata dalla firma di 14 intese bilaterali che spaziano in numerosi ambiti, dall’industria alla ricerca scientifica, fino alla cooperazione universitaria.

La giornata del 29 maggio si è conclusa con una dichiarazione congiunta tra il Presidente Mirziyoyev e la Premier Meloni di un valore pari a tre miliardi di euro in investimenti, rafforzati dallo stabilimento di dialogo strategico e di una commissione economica mista.

Gli accordi coprono un ampio spettro di settori strategici: energia, industria, tutela ambientale, gestione delle risorse idriche, sicurezza, difesa, agricoltura sostenibile, migrazione, istruzione, cultura e ricerca scientifica. Particolare rilievo è stato dato alla cooperazione sulle materie prime critiche e sull’energia nucleare, ambiti in cui spiccano gli accordi con aziende come Ansaldo Energia – che ha siglato il primo memorandum sul nucleare con l’agenzia uzbeka Uzatom – e Danieli per il comparto metallurgico. Tra le realtà italiane coinvolte figurano anche SACE, CDP, Sogesid, Confagricoltura, l’Università di Pisa, l’Università della Tuscia e il Politecnico di Torino, con iniziative che vanno dalla creazione di una sede universitaria a Tashkent alla collaborazione sulle energie alternative. Gli accordi includono inoltre intese sull’investimento e la protezione degli investimenti, sulla cooperazione in materia migratoria, sulla salvaguardia del patrimonio culturale e su strumenti di garanzia finanziaria.

Italia-Asia Centrale: svolta ad Astana

Dopo aver concluso con successo la giornata a Samarcanda, il Presidente del Consiglio Meloni ripartirà alla volta di Astana, dove prenderà parte all’Astana International Forum il 30 maggio. Il summit, in formato 1+5, permetterà all’Italia di dialogare con i cinque paesi dell’Asia Centrale: Uzbekistan, Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan e Tagikistan. Il formato era stato lanciato dall’Italia nel 2019, ma per la prima volta ad Astana l’incontro si terrà a livello di capi di Stato.

Quest’anno, l’edizione del forum sarà dedicata al tema “Connecting Minds,  Shaping the Future” e si svilupperà attorno a tre temi principali: sicurezza internazionale, politica estera e cambiamento climatico. Parallelamente al forum, in cui verrà riservato uno spazio di intervento esclusivamente per la Premier italiana, si terrà un incontro bilaterale tra Meloni e il Presidente kazako Toqaev. Sullo stesso modello del vertice di Samarcanda, la riunione si concluderà con la firma di una Dichiarazione congiunta sul partenariato strategico bilaterale. Saranno inoltre firmati e scambiati accordi di cooperazione in settori strategici, tra cui infrastrutture, energia, materie prime critiche e sostegno alle piccole e medie imprese.

I rapporti tra Italia e Kazakistan sono molto solidi e importanti, basti pensare che l’Italia rappresenta il terzo partner commerciale per il paese dopo Russia e Cina. Con l’obiettivo di rafforzare le relazioni bilaterali ed esplorare nuovi relazioni negli ambiti politici, economici e regionali, durante il vertice Meloni incontrerà anche Sadir Japarov, Presidente del Kirghizistan; Emomali Rahmon, Presidente del Tagikistan; e Serdar Berdimuhamedow, Presidente del Turkmenistan.

La visita di Meloni sta consolidando un dialogo solido e determinato con i principali partner commerciali dell’Asia Centrale, rafforzando al contempo il ruolo geopolitico ed economico dell’Italia nella regione. Il potenziamento del partenariato strategico con Uzbekistan e Kazakistan rappresenta un passo cruciale in questa direzione, segnando una svolta nella proiezione italiana nell’area. La firma di numerosi accordi nel corso della visita contribuirà infatti a un’espansione significativa della presenza italiana, ponendo le basi per una cooperazione strutturata e di lungo periodo nei settori chiave dello sviluppo regionale.

Chi è Camilla Valle

Laureata in Lingue Straniere presso UniTo, si sposta sulle Relazioni Internazionali studiando East European and Eurasian Studies presso l'Università di Bologna. Principale interesse nella sicurezza e difesa dell’area artica e russa. Attenzione crescente verso la regione dell'Asia Centrale e i suoi sviluppo geopolitici.

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