Calcio

CALCIO: I verdetti di fine stagione nell’Europa centro-orientale

Fine stagione: in Polonia, Cechia, Slovacchia e Ungheria sono stati assegnati titoli, retrocessioni e qualificazioni alle prossime coppe europee.

Polonia: Lech Poznan campione in volata

Un campionato combattutissimo si è chiuso sabato pomeriggio con il nono titolo della storia del Lech Poznan, sancito dal successo interno per 1-0 contro un Piast Gliwice senza obiettivi di classifica, ma capace di tenere lo Stadion Miejski con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto. I campioni hanno festeggiato così, oltre allo scudetto, anche l’accesso al primo turno preliminare della Champions League 2025-2026. Beffato quindi il Rakow Czestochowa, secondo a un solo punto di distacco dopo l’inutile vittoria contro il Widzew Lodz. Il team della Slesia parteciperà ai play-off della prossima Conference League insieme allo Jagiellonia Bialystok, terzo e incapace di difendere il titolo conquistato nel 2024.

Anche la capitale Varsavia, nonostante un campionato da comparsa, è riuscita a salvare la sua rappresentanza internazionale grazie al Legia, che ha trionfato nella coppa nazionale dopo un pirotecnico 4-3 nella finale contro il Pogoń Szczecin: giocherà i preliminari di Europa League. Abbandonano la massima serie polacca infine lo Stal Mielec, lo Slask e il Puszcza.

Non solo verdetti, a Zabrze l’ultima giornata di campionato era stata vissuta da molti come una passerella per l’addio al calcio di Lukas Podolski, tornato dal 2021 a calcare i campi del suo paese natale. L’ex campione del mondo però, ormai alla soglia dei quarant’anni, ha sorpreso tutti dopo la partita, annunciando di aver rinnovato il suo contratto con il Gornik per un’altra stagione.

Cechia: Slavia in paradiso, Sparta all’inferno

La cavalcata trionfale dello Slavia Praga si è conclusa con l’ottavo titolo ceco (da sommare ai 14 cecoslovacchi) e con la qualificazione diretta alla prossima Champions League. Un successo avvalorato ulteriormente dai numeri: sia quelli della squadra, 90 punti totalizzati, 16 di distacco sulla seconda, sia quelli dell’allenatore Jindrich Trpisovski, vera e propria colonna del club con otto trofei e quasi quattrocento panchine all’attivo. Ammesso alla massima competizione europea, ma attraverso i preliminari, anche il Viktoria Plzen vice-campione. All’Europa League accedono invece Ostrava, outsider al terzo posto, e Sigma Olomouc, sesto in campionato ma vincitore della coppa nazionale, la seconda della sua storia. Retrocesso infine il Ceske Budejovicementre il Dukla Praga ha evitato la discesa in seconda lega solo dopo un playout tiratissimo.

Ai trionfi dello Slavia Praga fa da contraltare il fallimento dei cugini dello Sparta, appena alleviato dal brodino della qualificazione in Conference League, ottenuta all’ultima giornata con un pareggio che ha conservato il quarto posto e ha scongiurato il dramma di una stagione senza coppe europee, sconosciuta a queste latitudini addirittura dagli anni ottanta. Se la società ha deciso di salvare comunque la posizione del Direttore Sportivo Tomas Rosicky, ex campione di Arsenal e Borussia Dortmund, per l’allenatore danese Lars Friis è stata fatale la clamorosa sconfitta contro il Sigma Olomouc nella finale di Coppa.

Slovacchia: Slovan al potere, ma solo in campionato

Come da pronostico, il titolo della Nike Liga è rimasto nella capitale. Scavando un solco di 18 punti tra sé e il resto del paese infatti, lo Slovan Bratislava ha conquistato il settimo alloro consecutivo, il quindicesimo dell’era slovacca (otto invece quelli conquistati prima della scissione). Il tempo per festeggiare però non è molto: i campioni scenderanno in campo già il prossimo luglio nei preliminari della Champions League 2025-26, con l’obiettivo di riscattare il flop dell’ultima campagna europea.

Per quanto riguarda la Conference League, nella prossima edizione andranno in scena lo Zilina, secondo in campionato e qualificato direttamente, e il Dunajska Streda, espressione calcistica della minoranza ungherese, che si è guadagnato l’ultimo posto disponibile attraverso i Playoff. L’Europa League invece sarà esclusiva dello Spartak Trnava che, chiuso in campionato, si è ritagliato il suo posto al sole grazie alla coppa nazionale, dove ha trovato il terzo successo negli ultimi quattro anni. Il Banska Bystrica infine ha salutato la massima divisione dopo aver chiuso la stagione all’ultimo posto.

Ungheria: Ferencvaros, una serie da record

Come in Polonia, anche il campionato ungherese si è deciso all’ultima giornata. Lo ha vinto il Ferencvaros di Robbie Keane, grazie al successo per 2-1 sul campo del Gyor che ha chiuso il lungo duello con la Puskas Academy. Anche per il club di Budapest si tratta del settimo titolo consecutivo (eguagliata la serie record dell’Ujpest 1969-1975), il lieto fine di una stagione complicata prima da un cambio in panchina, poi dalla sconfitta ai rigori nella finale di coppa nazionale. Il Ferencvaros potrà partecipare di nuovo ai preliminari di Champions League, dopo aver fallito l’accesso alla fase finale lo scorso anno.

Rimandato di un’altra stagione quindi l’attacco al potere della Puskas Academy, o della squadra di Orban, come viene definita da molti per i suoi stretti legami col governo . Il secondo posto le garantisce comunque l’accesso alla Conference League in compagnia del Gyor, giunto quarto. Qualificato ai preliminari di Europa League invece il Paks, terzo in campionato ma vincitore a sorpresa della seconda Coppa di Ungheria consecutiva.

A Székesfehérvár, infine, lo scontro per la sopravvivenza tra nobili decadute del calcio magiaro ha visto trionfare il Debrecen con un secco 0-3: retrocessi così (insieme al Kecskemét) i padroni di casa del MOL-Fehervar, probabilmente noti ai più come Videoton, il vecchio nome con cui nel 1985 raggiunsero un’incredibile finale di Coppa UEFA, poi persa contro il Real Madrid.

Foto dal profilo Facebook ufficiale del Lech Poznan

Chi è Enrico Brutti

Si è laureato in Storia all'Università degli studi di Padova

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