Romania Georgescu

ROMANIA: Călin Georgescu accusato di reati penali

Călin Georgescu, ex candidato alle presidenziali in Romania, è accusato di reati penali dalla Procura della Repubblica. Emesso un ordine di comparizione a seguito delle perquisizioni in casa di 27 dei suoi collaboratori.

La polizia romena ha effettuato ieri mattina, su ordine della Procura della Repubblica, circa 47 perquisizioni nelle abitazioni dei collaboratori di Georgescu accusati di voler costituire un’organizzazione di carattere fascista. Tra questi ci sono anche Horațiu Potra, il mercenario che nella notte tra il 7 e l’8 dicembre era stato fermato, insieme ad altri venti uomini, mentre si dirigeva a Bucarest armato di pistole e machete, nel tentativo di creare disordini e protestare contro l’annullamento delle elezioni presidenziali.
Insieme a Potra anche la guardia del corpo di Călin Georgescu, Marin Burcea, con la moglie, entrambi sospettati di avere legami con i vertici dei circoli di potere di Mosca, e uno dei collaboratori più stretti di Georgescu, Eugen Sechila, fermato dalla polizia all’aeroporto.

A seguito di queste perquisizioni è scattato un ordine di comparizione nei confronti di Călin Georgescu e della moglie Cristela, arrivata in procura qualche ora prima del marito.
Georgescu è stato infatti prelevato dalla polizia nel traffico di Bucarest mentre andava a deporre la sua candidatura alle elezioni presidenziali di maggio. A sostenerlo fuori dalla sede della Procura, oltre ad alcuni gruppi di protestanti, c’era anche George Simion (AUR) che ha dichiarato che la sua presenza non è da considerarsi come un’ingerenza nello svolgimento della giustizia ma che, in qualità di parlamentare, ha il diritto di interpellare le istituzioni, aggiungendo poi di voler mantenere il suo sostegno alla candidatura di Georgescu come presidente della Repubblica.

Dopo le audizioni, durate quasi cinque ore, la Procura Generale ha annunciato l’avvio dell’azione penale contro Georgescu per i seguenti reati:

  • Istigazione ad azioni contro l’ordine costituzionale
  • Comunicazione di informazioni false
  • Dichiarazioni false (soprattutto in merito ai finanziamenti della sua campagna elettorale)
  • Iniziazione o costituzione di un’organizzazione di carattere fascista, razzista o xenofobo
  • Promozione, in pubblico, del culto di persone colpevoli di crimini di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra, nonché la promozione, in pubblico, di idee, concezioni o dottrine fasciste, legionarie, razziste o xenofobe
  • Iniziazione o costituzione di un’organizzazione di carattere antisemita

Per Georgescu è stato disposto il controllo giudiziario per 60 giorni ma non è stata richiesta la detenzione preventiva di 24 ore a causa delle condizioni di salute dell’indagato: Georgescu, infatti, è arrivato in procura in stampelle con alcune difficoltà nei movimenti.
Tra gli indagati risulta anche un magistrato, accusato di avere agevolato le attività criminali del gruppo.

Appena uscito in strada, accolto dai manifestanti che scandivano cori in suo sostegno, Georgescu ha alzato il braccio facendo un gesto controverso – da molti interpretato come un saluto nazista – prima di dichiarare che si ricandiderà sicuramente alle prossime elezioni presidenziali.

Foto: Inquam

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