Magyar

UNGHERIA: L’uomo che fa vacillare Orbán

Ex marito dell’ex ministra della giustizia Judit Varga, Péter Magyar accusa, prove alla mano, la cerchia di Viktor Orbán.

Péter Magyar: un nome poco conosciuto ai molti fino a poche settimane fa e che sta creando forti scompigli a Budapest.

Tutto è cominciato il 10 febbraio, quando la presidente dell’Ungheria Katalin Novák e la ministra della giustizia Judit Varga si sono dimesse a seguito di uno scandalo: la presidente aveva infatti graziato un uomo implicato in casi di abusi di minori. Il soggetto è finito in prigione per aver coperto un caso di abusi perpetrati dal direttore di un istituto per bambini in una piccola città ungherese, sede in cui l’uomo in questione ricopriva il ruolo di vicedirettore. La ministra della giustizia Varga ha seguito la presidente, colpevole di aver approvato il provvedimento. Lo scandalo ha ricevuto risonanza oltre confine, in quanto la presidente stessa era tra le più forti sostenitrici della protezione dei bambini di fronte alle minacce del liberalismo – e in particolare dell’”ideologia gender”.

Qui è entrato in gioco Péter Magyar, ex marito della ministra Varga. Da subito Magyar ha iniziato a criticare pubblicamente Viktor Orbán e tutto il sistema che gravita attorno al Fidesz, il partito di governo. Lo scorso 15 marzo, in occasione della Festa Nazionale in memoria della Rivoluzione Ungherese del 1848, ha raccolto decine di migliaia di persone in piazza per un suo discorso parallelo a quello che Orbán stava tenendo per la stessa occasione.

Accuse incrociate

Magyar ha poi accresciuto la sua visibilità attraverso la consegna alla procura di Budapest di un audio in cui l’ex moglie Varga accusa di corruzione uomini molto vicini ad Orbán. Tra gli altri, Antal Rogán, capo del gabinetto di Orbán, sarebbe accusato di essere intervenuto in un affare di tangenti ottenute da Pál Völner, sottosegretario alla Giustizia quando Varga era ancora ministra. Se l’ex ministra, con cui Magyar non è in buoni rapporti, ha dichiarato che quanto contenuto nell’audio è frutto di una costrizione subita dall’ex marito, la sua diffusione ha provocato un terremoto mediatico in Ungheria: Magyar ha infatti deciso di diffondere il messaggio anche sui social media.

Dall’alto iniziano a piovere le prime critiche su Magyar: il portavoce del governo ungherese lo ha accusato di aver molestato la moglie, accompagnato dalle stesse accuse di Varga. Magyar respinge, sostenendo che fosse invece la moglie ad alzare le mani, a volte anche pubblicamente.

Intanto Magyar ha fondato un movimento chiamato “Ungheresi in piedi” (Talpra Magyarok), che secondo alcuni sondaggi si attesterebbe addirittura attorno al 13% delle preferenze. Alcune proteste molto partecipate si sono susseguite nelle ultime settimane: Magyar si è recato in procura per consegnare l’audio con un ampio seguito di sostenitori. La prossima grande manifestazione è prevista per il 6 aprile. 

Le diverse accuse portate avanti dall’ex moglie potrebbero rapidamente affossare l’astro nascente della politica ungherese. In caso contrario, potrebbero riuscirci gli ingranaggi di potere che ruotano attorno al premier Orbán: le solite campagne mediatiche contro i dissidenti, per ora, non sono ancora esplose. È possibile prevedere però, vista la prossimità delle elezioni europee, che il governo ungherese non lascerà ancora a lungo Magyar libero di criticare l’operato di Orbán e della sua cerchia.

Foto: dal profilo Facebook di Péter Magyar

Chi è Gianmarco Bucci

Nato nel 1997 a Pescara, vive a Firenze. Si è laureato in Relazioni Internazionali all'Università di Bologna con una tesi sul movimento socialdemocratico in Cecoslovacchia, Ungheria e Romania. Al momento è ricercatore alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Scrive su East Journal dal dicembre 2021, dove si occupa di Europa centrale e Balcani.

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