Kazakistan gasdotti

Il Kazakistan e la guerra in Ucraina, da che parte stare?

La vita gli appariva – davanti a sé – come un inevitabile fallimento…
(P.P.Pasolini – Petrolio)

Bucha, periferia nord di Kiev. Un’area urbana che abbiamo purtroppo imparato a conoscere dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Qui è comparsa una yurta kazaka, chiamata “yurta dell’invincibilità” che ha creato qualche tensione tra Astana e Mosca. Si tratta, dicono le autorità kazake, di un’iniziativa privata in soccorso del popolo ucraino. Nella yurta è infatti possibile avere tè caldo e cibo tradizionale kazako, nonché ricaricare i propri dispositivi. Mosca non ha gradito. Pochi giorni prima Mikhail Zhilin, ufficiale dell’FSB era stato arrestato in Kazakistan ed estradato in Russia.

Una situazione difficile

Questi due episodi, mostrano come per il Kazakistan la questione Ucraina sia un tema su cui è arduo prendere posizione. Il nodo cruciale dei rapporti con la Russia è quello delle forniture energetiche. Il 2022 si è infatti chiuso con un accordo tra Astana e Mosca teso ad aggirare le sanzioni internazionali verso il Cremlino. Sanzioni che non si applicano al transito in Russia di forniture provenienti da paesi terzi. L’accordo siglato prevede che il Kazakistan sostituisca la Russia nelle forniture verso la Germania, ricevendo poi dagli impianti russi un volume pari a quello esportato.

Tuttavia fonti kazake lamentano numerose problematiche a gasdotti ed oleodotti, forse un tentativo di pressione russa verso una maggiore collaborazione del Kazakistan alla guerra in Ucraina. A sua volta Astana ha quindi bloccato l’esportazione delle forniture di gas russo verso la Cina, per coprire il proprio fabbisogno interno. Alternativa ai gasdotti in territorio russo sarebbe utilizzare il Trans-Caspian International Transport Route (TITR) o Middle Corridor che attraversa Azerbaigian, Georgia e Turchia. Una soluzione al momento troppo costosa per le finanze kazake.

Il nuovo che avanza?

Tutti temi da affrontare per il futuro governo kazako che uscirà dalle elezioni del 2023. Elezioni a cui l’Unione Europea guarda con particolare interesse, soprattutto dopo il discorso di inizio anno del presidente Tokayev in cui si sono annunciati più stretti legami con l’Occidente. Nel frattempo la politica del Kazakistan vede la definitiva cancellazione, decisa da un referendum del giugno 2022, di una legge che prevedeva l’immunità per la famiglia dell’ex-presidente Nazarbaev. Negli stessi giorni viene sollecitata la restituzione da parte di Mosca del teschio dell’ultimo khan kazako.

Un anno dopo

Il vero banco di prova resta comunque la gestione di una tensione sociale costantemente esplosiva. Le cause che hanno portato alle proteste del gennaio 2022, represse richiedendo l’intervento delle truppue russe della CSTO, non sono infatti scomparse. Le tensioni tra società civile e potere politico perdurano, a testimoniarlo l’arresto dell’attivista Sanavar Zakirova. Se da un lato l’ennesimo referendum ha esteso fino al 2029 il mandato di Tokayev, dall’altro l’inflazione continua a mordere. E si così torna ai gasdotti ed alla questione energetica ed alla scomoda posizione internazionale del Kazakistan.

Un addio doloroso

Concludendo diamo conto di una perdita per la gioventù kazaka, ossia quella dei ventiquattro punti vendita di McDonald nel paese. A rilevarli sarà la kazaka Food Solutions KZ Ltd che ne farà dei ristoranti. Da sempre McDonald, soprattutto per la fasce più deboli della popolazione, rappresenta l’occidente nel mondo senza troppe distinzioni tra occidente americano ed occidente europeo. La sua scomparsa è una fortuna o un dramma per i giovani kazaki? Il nazionalismo potrebbe essere una facile risposta.

Fonte immagine: Pixabay

Chi è Pietro Acquistapace

Laureato in storia, bibliofilo, blogger e appassionato di geopolitica, scrive per East Journal di Asia Centrale. Da sempre controcorrente, durante la pandemia è diventato accompagnatore turistico. Viaggia da anni tra Europa ed Asia alla ricerca di storie e contatti locali. Scrive contenuti per un'infinità di siti e per il suo blog Farfalle e Trincee. Costantemente in fuga, lo fregano i sentimenti.

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