Kazakhstan vittime
Forze di sicurezza nelle strade di Almaty durante gli scontri del 6 gennaio

KAZAKHSTAN: Oltre 160 le vittime negli scontri, proclamato il lutto nazionale

Ammonta ad oltre 160 vittime il bilancio degli scontri in Kazakhstan. Toqaev proclama il lutto nazionale. Riunione del Csto con Putin

In Kazakhstan la situazione non è più quella esplosiva del 5 e 6 gennaio, ma nell’ex capitale Almaty fino a ieri sono state registrate sparatorie tra forze di sicurezza e rivoltosi. Il canale televisivo Khabat-24, citato da Radio Free Europe, ha riferito di nuovi combattimenti nella notte tra sabato e domenica, mentre piccoli gruppi di manifestanti si sono riuniti a Zhanaozen e Aqtau, nell’ovest del paese.

Più di 160 morti e seimila arresti

Secondo il sito Vlast.kz le vittime degli ultimi giorni sono 164, di cui 103 ad Almaty, dove ci sono stati gli scontri più cruenti. Fino a venerdì per il governo i morti erano ufficialmente 39. Il ministero dell’Interno kazako ha dichiarato invece che sono state arrestate 5.969 persone, 133 delle quali per “crimini gravi”, nel corso di operazioni di sicurezza che si sono svolte su tutto il territorio nazionale.

Oggi giornata di lutto nazionale

Il governo del presidente Qasym-Jomart Toqaev sta lentamente riprendendo il controllo del paese, anche se il ritorno alla completa normalità appare di là da venire. Intanto per oggi in Kazakhstan è stata dichiarata una giornata di lutto nazionale per “le numerose vittime a seguito dei tragici eventi in diverse regioni del Paese”, come dichiarato due giorni fa da un portavoce del governo.

Riunione del Csto con Putin

Facendo seguito all’annuncio del primo ministro armeno Nikol Pashinyan, presidente di turno del Csto, oggi si riunisce in videoconferenza il consiglio di sicurezza dell’organizzazione militare tra sei ex stati sovietici intervenuta in Kazakhstan. Al centro dell’incontro ci sono gli ultimi sviluppi della situazione nel paese. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato ieri la partecipazione del presidente russo Vladimir Putin alla videoconferenza.

Si fa sentire l’ex presidente Nazarbayev

L’entourage dell’ex presidente Nursultan Nazarbayev ha voluto rassicurare sulla presenza di Nazarbayev nella capitale Nur-Sultan e sui rapporti tra Toqaev e il suo predecessore. Sabato Nazarbayev, tramite un tweet del suo responsabile per la comunicazione ha fatto sapere che “si trova nella capitale Nur-Sultan” ed “è in contatto diretto con il presidente Toqaev”.

 

Immagine: truppe nelle strade di Almaty il 6 gennaio da un servizio di Mir24

 

Chi è Alessandro Ajres

Alessandro Ajres (1974) si è laureato all’Università di Torino con una tesi su Gustaw Herling-Grudziński, specializzandosi nello studio della lingua e letteratura polacca. Nel 2004 ha conseguito il dottorato di ricerca in Slavistica con un lavoro sull’Avanguardia di Cracovia, da cui scaturirà poi il volume Avanguardie in movimento. Polonia 1917-1923 (Libria 2013). Attualmente è professore a contratto di Lingua Polacca all’Università di Torino.

Leggi anche

La diaspora russa in Asia centrale

La diaspora russa in Asia centrale: il caso del Kazakhstan

La mobilitazione di nuovi soldati voluta da Vladimir Putin contro l'Ucraina ha prodotto una vera e propria diaspora russa in Asia centrale.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com