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ARMENIA: Entra in carica il nuovo presidente della repubblica Khachaturyan

Il quinto presidente della Repubblica di Armenia giura sulla costituzione e sul Vangelo: è l’economista ed ex sindaco di Yerevan Khachaturyan

Con il giuramento di fronte al parlamento di Yerevan entra ufficialmente in carica Vahagn Khachaturyan, quinto presidente della Repubblica di Armenia che a settembre ha celebrato i trenta anni di indipendenza dall’Urss. Economista ed ex sindaco della capitale, è il secondo capo dello stato dopo la riforma costituzionale del 2015 che ha trasformato il paese da repubblica presidenziale a parlamentare.

Elezione al secondo turno

Lo scorso 3 marzo il parlamento di Yerevan ha eletto il nuovo presidente al secondo turno di votazione, al quale non ha però partecipato l’opposizione. A favore di Khachaturyan si sono espressi 71 dei 107 membri dell’assemblea nazionale, dove il partito Contratto civile ha la maggioranza. Il capo dello stato resta in carica sette anni, il mandato non è rinnovabile e ha un ruolo essenzialmente istituzionale e super partes. Proprio per questo si era dimesso Armen Sarkissian a fine gennaio dopo quasi quattro anni: era insoddisfatto del proprio ruolo a causa dell’impossibilità di influenzare la politica nazionale.

Economista ed ex sindaco della capitale

Khachaturyan è nato nel 1959 a Sisian, cittadina di circa 16mila abitanti nel sud del paese. Il suo primo incarico politico di rilievo è stato, tra il 1992 e il 1996, quello di sindaco di Yerevan, città dove si è trasferito per gli studi e si è formato, e dove si è laureato in Economia nel 1980. Tra il 1996 e il 1998 ha ricoperto il ruolo di consigliere del presidente della Repubblica Lewon Ter-Petrosyan. Dall’agosto dello scorso anno è stato ministro dell’Industria high-tech nel governo guidato da Nikol Pashinyan, fino a quando a inizio febbraio è stato candidato alla presidenza.

Una cerimonia di giuramento quasi religiosa

La cerimonia di giuramento rispecchia l’anima di un paese nel quale l’elemento religioso costituisce una parte imprescindibile dell’identità nazionale. Khachaturyan ha infatti giurato tra una copia della costituzione e un Vangelo del XII secolo, dichiarando così la sua lealtà alla legge armena, l’imparzialità nell’adempimento dei suoi doveri e l’anteposizione degli interessi nazionali davanti a tutto. Dopo il giuramento il catholicos Karekin II, primate della chiesa apostolica armena, è stato il primo a congratularsi col neopresidente impartendogli la propria benedizione.

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Immagine: Khachatryan durante il giuramento (da un video sulla pagina Facebook Armenpress)

Chi è Andrea Rapino

Nato nel 1973 a Lanciano, in Abruzzo, dove vive e lavora come giornalista professionista, si è laureato in Storia a Bologna con una tesi sulla letteratura serba medievale, e ha frequentato la scuola di giornalismo dell'Università di Roma - Tor Vergata. Si occupa di cronaca, sport e cultura per diverse testate locali. Ha iniziato a scrivere per East Journal dal dicembre 2021.

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