Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d’America ha adottato nuove sanzioni contro il rappresentante serbo alla presidenza tripartita bosniaca, Milorad Dodik. La decisione è arrivata ieri e colpisce anche il canale TV Alternativna, passato sotto il controllo diretto della famiglia di Dodik. Nella nota, si motivano le sanzioni “in risposta alle attività di corruttela e alle continue minacce alla stabilità e all’integrità territoriale della Bosnia-Erzegovina.”
Le sanzioni sono quindi una reazione a quanto accaduto in Bosnia negli ultimi mesi. Dodik ha infatti promosso una serie di iniziative legislative volte a trasferire diverse competenze esclusive dello stato centrale in favore dell’entità della Republika Srpska (a maggioranza serba). Tra queste, la magistratura e l’agenzia delle entrate, ma anche la polizia investigativa e l’agenzia del farmaco. Dodik ha inoltre minacciato di ricostituire un esercito serbo-bosniaco, ponendo un serio pericolo all’ordine costituzionale sancito dagli Accordi di pace di Dayton del 1995. Le sanzioni condannano altresì l’opposizione di Dodik all’Alto rappresentante per la Bosnia-Erzegovina, figura che esprime la comunità internazionale e che venne istituita a Dayton per salvaguardare l’ordine di pace.
Il leader serbo-bosniaco era già stato colpito da sanzioni nel 2017, quando vennero congelate le sue proprietà negli USA, gli venne negata la possibilità di ottenere un visto, così come di beneficiare di transazioni economiche provenienti dagli Stati Uniti. Anche in quel caso si menzionava esplicitamente l’ostruzione contro l’ordine costituzionale di Dayton. Oggi si estende il campo di accusa contro Milorad Dodik, dando specifico risalto alla corruzione del suo sistema di potere. “Le destabilizzanti attività di corruttela e i tentativi di smantellare gli Accordi di pace di Dayton da parte di Milorad Dodik, motivati da un suo tornaconto personale, minacciano la stabilità della Bosnia-Erzegovina e dell’intera regione”, ha detto Brian E. Nelson, sottosegretario al Tesoro per il terrorismo e l’intelligence finanziaria, che aggiunge: “Gli Stati Uniti non esiteranno ad agire contro coloro che pongono in essere corruzione, destabilizzazione, e divisioni a spese del proprio popolo.”
Nel testo, si fa specifica menzione della “retorica etnonazionalista” usata da Dodik per ottenere i propri scopi politici e distogliere l’attenzione dalle sue attività di corruttela. In particolare, si cita il caso della TV Alternativna, che viene accusata di essere legata alla famiglia del leader serbo-bosniaco, di cui ne promuoverebbe l’agenda e gli obiettivi politici.
Le sanzioni degli Stati Uniti sono la prima concreta reazione internazionale contro la politica secessionista di Milorad Dodik e sono destinate ad avere un forte peso politico.
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