ALBANIA: I socialisti di Edi Rama vincono ancora le elezioni

Il Partito Socialista (PS) guidato da Edi Rama ha vinto le elezioni parlamentari svoltesi domenica 25 aprile in Albania. Per il primo ministro si tratta della terza vittoria consecutiva dopo quelle del 2013 e del 2017. Mai nessuno, dalla caduta del comunismo, era riuscito a raggiungere questo obiettivo.

Risultati

Con il 90% delle schede scrutinate, i risultati mostrano una chiara vittoria dei socialisti, che confermano il dato del 2017 ottenendo il 48,6% dei voti, sufficienti a superare la maggioranza richiesta di 71 deputati. Secondo i dati attuali, al PS spetterebbero tra i 72 e 73 deputati.

Molto più indietro il Partito Democratico (PD) di Lulzim Basha, alla seconda sconfitta consecutiva. Il PD ha ottenuto il 39,4% dei voti (59 seggi), guadagnando oltre dieci punti rispetto al 2017. Un risultato che però non è bastato a spodestare Rama, nonostante gli exit poll di domenica sera mostrassero una battaglia aperta e serrata tra i due principali concorrenti. Dopo questa sconfitta, il Partito Democratico sarà costretto ad avviare un necessario ricambio generazionale e a rivedere alcune strategie adottate negli ultimi anni. La crescita del partito non sembra infatti derivare da un allargamento del proprio elettorato, quanto piuttosto dalla riconquista dei voti che nel 2017 si erano spostati verso il Movimento per l’Integrazione (LSI) di Monika Kryemadhi, moglie dell’attuale presidente della Repubblica Ilir Meta.

Chi esce sconfitto da queste elezioni è proprio l’LSI che con il 7% dei voti dimezza il risultato ottenuto nel 2017, passando da 19 a 5 seggi. Questi dati riducono il partito a forza marginale, incapace di giocare il ruolo di ago della bilancia come accaduto in passato. Una debacle vera e propria per il partito del presidente Meta, che negli ultimi giorni di campagna elettorale aveva paventato la possibilità di presentare le proprie dimissioni in caso di vittoria di Rama.

L’altro partito che siederà nel prossimo parlamento albanese è il Partito Socialdemocratico (PSD) che dovrebbe migliorare quanto fatto quattro anni fa e ottenere 3 seggi. Possibile un sostegno al governo socialista, che potrebbe così contare su una maggioranza numericamente più solida.

La mappa del voto conferma la classica divisione territoriale tra il Nord, dove il Partito Democratico ottiene la vittoria nei collegi di Kukes, Scutari, Lezhe e Diber, e il Centro-Sud, con il Partito Socialista che vince in tutti gli altri 8 collegi, compresi quelli di Durazzo, Tirana ed Elbasan.

Reazioni

A distanza di oltre 24 ore dalla chiusura dei seggi, ancora nessuno dei principali leader politici ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Rama è in attesa di capire dai risultati definitivi il numero preciso di seggi spettanti al suo partito, ma ha gia’ dato appuntamento ai suoi sostenitori per festeggiare la vittoria nella piazza centrale di Tirana alle ore 18. L’unica sua dichiarazione al momento è stato un post su Facebook con un’immagine di Michael Jordan e il messaggio «Se lavori sodo, ce la farai. Nessuna scorciatoia nella vita».

Silenzio da Basha e Meta che fino all’ultimo avevano sperato in una vittoria e in un cambio di direzione dell’elettorato. Proprio Basha, dopo i primi exit poll nella serata di domenica, aveva parlato di chiara vittoria delle opposizioni, una speranza poi spenta dai risultati arrivati dai seggi.

Nella conferenza stampa di ieri, l’OSCE, che ha guidato il team internazionale di osservatori, ha dichiarato che la campagna elettorale è stata «inclusiva e vivace» ma anche che «le pratiche diffuse di acquisto di voti rimangono un problema serio in Albania, e questo ha un impatto negativo sulla percezione del pubblico in generale e sulla fiducia nel processo elettorale».

Nei prossimi giorni, si prospettano ancora polemiche, ricorsi e battaglie legali, ma difficilmente questo impedirà la vittoria dei socialisti. Il presidente Meta dovrà percio’ conferire a Rama l’incarico di formare un nuovo governo, che avrà tra le sue sfide più importanti la ripresa economica post-pandemica e l’avvio delle negoziazioni per l’adesione al’Unione Europea.

Qui è possibile ascoltare un intervento per la Radiotelevisione Svizzera sulle elezioni, mentre qui potere rivedere il nostro commento elettorale di domenica, alla chiusura dei seggi.

Foto: Council of Europe

Chi è Marco Siragusa

Nato a Palermo nel 1989, ha svolto un dottorato all'Università di Napoli "L'Orientale" con un progetto sulla transizione serba dalla fine della Jugoslavia socialista al processo di adesione all'UE.

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