Sebbene avesse dichiarato già diverse settimane fa che si sarebbe personalmente recato al Gay Pride per esprimere il suo disprezzo “sputando addosso alle checche”, il leader nazionalista Jan Slota ha invece cambiato linea. Sostenendo di essere stato preso dall’emozione nella sua precedente decisione Slota ha detto che “non ci andrò per evitare di fargli pubblicità con la mia presenza” tanto “sputo simbolicamente su di loro ogni giorno”.
Slota ha precisato di condannare qualsiasi attività che promuova gli orientamenti omosessuali senza avere necessità di dimostrarlo in pubblico perché “noi non vogliamo aumentare la tensione”.
Il sindaco di Bratislava, Durkovsky, che è comunque un cattolico conservatore, ha sostenuto che non era nei suoi poteri proibire la manifestazione. E ha dichiarato: “Io personalmente non sono incline a nessuna esibizione estremista che potrebbe scandalizzare o insultare la popolazione della capitale. Raccomando a tutti di ignorarle perché non meritano la nostra attenzione”.
Slota ha quindi avuto gioco facile a dichiarare che i cattolici di KDH “hanno dei doppi standard. Altrimenti perché hanno permesso ad una simile manifestazione di malati di avere luogo?”.
Fonte: La Voce della Slovacchia
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