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RUSSIA: Il magnate Prokhorov fonda Piattaforma civile, ecco il suo programma

Nonostante l’apatia diffusasi nella politica interna russa dopo la terza rielezione di Vladimir Putin alla presidenza della Russia, e il pratico fallimento delle pure imponenti manifestazioni di protesta, qualcosa ricomincia a muoversi nel mondo dei partiti russi. Per esempio il partito ”Piattaforma civile” (”Graždanskaja platforma”) guidata dall’imprenditore Mikhail Prokhorov, che l’anno scorso aveva presentato la propria candidatura al Cremlino in concorrenza con Putin, ha dato nuovamente segni di vita pubblicando la sua ”ideologia”. Si tratta di un documento programmatico di base ”destinato a ”posizionare il partito nello spazio pubblico”, come scrivono gli autori nel solito ”politichese”. Il testo è disponibile sul sito di ”Piattaforma civile”.

Come si ricava da una nota introduttiva, l’”Ideologia” è stata approvata dal Comitato civico del partito che ne raccomanda l’”uso attivo” da parte delle sezioni regionali e di tutti gli iscritti e simpatuizzanti di ”Piattaforma civile” nel corso delle elezioni locali del 2013. Gli autori del documento fanno appello ai sostenitori di Prokhorov con le parole: ”Aspettiamo i vostri commenti e proposte”. Il partito proclama di essere una ”forza nuova e alternativa che si pone l’obiettivo di ”conquistare il potere reale a tutti i livelli”. Per questo la ”Piattaforma civile” si propone di essere ”una forza creativa e non distruttuiva”, favorevole ”ai negoziati e non alle barricate”. Prokhorov inoltre sottolinea che, ”avendo esperienza di cose reali” e una ”squadra di amministratori professionali”, sono in grado di proporre un’”agenda alternativa”.

Fra i compiti e gli obiettivi prioritari vengono indicati, in particolare, ”la conservazione e lo sviluppo del potenziale umano della Russia” e ”una radicale riformulazione dei rapporti fra il cittadino e lo stato secondo il principio ”Non l’uomo per lo stato, ma lo stato per l’uomo”. Il partito intende impegnarsi ”per il rispetto della Costituzione esistente come garanzia dei nostri diritti e libertà”. ”Piattaforma civile” chiede anche la limitazione del potere presidenziale, elezioni dirette a tutti i livelli e autonomia locale. Fra le priorità sono indicate anche ”la costruzione di un’autentica società civile”, la ”liquidazione del sistema del controllo statale sui media”, un’”autentica riforma della giustizia e della polizia” ed anche una ”risurrezione del parlamentarismo”.

Il partito ”Piattaforma civile” era stato creato per iniziativa di Prokhorov nel luglio dell’anno scorso. Originariamente l’imprenditore non pensava di prendere parte attiva al suo lavoro, ma al congresso svoltosi nell’ottobre dell’anno scorso decise di guidare personalmente il partito. Nella stessa sede egli assicurò che la ”Piattaforma civile” è aperta alla collaborazione con tutte le forze politiche e lavorerà per ottenere un ”consenso positivo” nella società. ”Io voglio che questa tera forza venga percepita come una forza capace di ascoltare gli altri” dichiarò sempre in quell’occasione, aggiungendo: ”Noi siamo una piattaforma, una piattaforma per delle trattative”.

Sempre durante il congresso di ottobre era stato approvato il programma del partito e l’”Ideologia” pubblicata ora, in sostanza, è una sua versione più schematica.

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Chi è Giovanni Bensi

Nato a Piacenza nel 1938, giornalista, ha studiato lingua e letteratura russa all'Università "Ca' Foscari" di Venezia e all'Università "Lomonosov" di Mosca. Dal 1964 è redattore del quotidiano "L'Italia" e collaboratore di diverse pubblicazioni. Dal 1972 è redattore e poi commentatore capo della redazione in lingua russa della radio americana "Radio Free Europe/Radio Liberty" prima a Monaco di Baviera e poi a Praga. Dal 1991 è corrispondente per la Russia e la CSI del quotidiano "Avvenire" di Milano. Collabora con il quotidiano russo "Nezavisimaja gazeta”. Autore di: "Le religioni dell’Azerbaigian”, "Allah contro Gorbaciov”, "L’Afghanistan in lotta”, "La Cecenia e la polveriera del Caucaso”. E' un esperto di questioni religiose, soprattutto dell'Islam nei territori dell'ex URSS.

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