Durante la Seconda guerra mondiale, circa 300.000 ebrei vennero uccisi dalle autorità romene, la maggior parte di loro trovarono la morte nei campi di sterminio di Bogdanovka, in Transnistria, una regione a est del Nistro, all’epoca sotto amministrazione romena. Il Comunismo per quarant’anni ha negato le responsabilità dei romeni nel genocidio degli ebrei, accusando delle deportazioni in Transnistria gli invasori tedeschi e ungheresi. Solo negli ultimi quindici anni, grazie alla Commissione sull’Olocausto in Romania, istituita da Elie Wiesel, il governo romeno ha intrapreso il cammino della responsabilità storica nei confronti degli ebrei e dell’Olocausto.
Leggi tuttoDalla parte del negazionismo
Di recente abbiamo ampiamente parlato del genocidio armeno, il quinto anniversario della morte di Hrant Dink, giornalista di origini armene ucciso dal nazionalismo turco, ci ha permesso di entrare nell’argomento offrendo un punto di vista non solo storico. Abbiamo pubblicato, in traduzione dal turco, un paio di articoli di Dink …
Leggi tuttoCAUCASO del NORD: La questione circassa e le Olimpiadi di Soci, altri problemi per Mosca
di Alessandro Mazzaro Ogni anno, il 21 maggio, si celebra la “Giornata della memoria” del popolo circasso. Proprio in quel giorno, del 1864, cominciò quello che è stato definito il “genocidio dimenticato”. In pochi mesi morirono un milione e mezzo di circassi, uccisi o morti di stenti durante la ‘pulizia …
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