di Gabriele Merlini
Periodo di congressi in Repubblica Ceca. Riunite le bande Top 09 e Ods, ovvero due dei tre movimenti di centrodestra attualmente al governo (il terzo è il Věci veřejné di Radek John, tizi che nel fine settimana preferiscono fare altro). E tra attacchi al multiculturalismo -niente di eccessivo: non sarebbe in linea con lo stile locale, da sempre improntato ad un presupposto bon ton- o conseguenti dibattiti sull’Euro («non possiamo curare mali altrui» etc.), ipotesi di coalizioni große o meno große per fare fronte alla crisi internazionale miscelata alla connaturata instabilità partitica ceca, ecco spuntare la dichiarazione che molti attendevano con ansia e nell’aria fluttuava da anni. Karel Schwarzenberg, ministro degli esteri e chairman di Top 09, si candiderà a Presidente della Repubblica nelle elezioni (indirette) che si terranno nel duemilatredici. Lo schematismo richiesto al buon articolo sullo stato delle cose impone la divisione in tre punti-chiave. Primo: chi è Karel Schwarzenberg? Secondo: chi è l’attuale Presidente della Repubblica rintanato nel Pražský hrad? Terzo: come si elegge un Presidente della Repubblica in Repubblica Ceca e di che professione stiamo parlando? Partiamo dalla fine.
1. Come si elegge un Presidente della Repubblica in Repubblica Ceca e di che professione stiamo parlando?
Ecco. Non trattandosi di una repubblica presidenziale ma parlamentare, il Capo dello Stato in Repubblica Ceca viene eletto dalle due camere (Poslanecká snemovna e Senàt) in seduta congiunta. Il mandato dura cinque anni ed è rinnovabile due volte. Il Capo dello Stato gode di un particolare tipo di immunità che lo mette al riparo dai processi sia amministrativi che penali (è condannabile solo per alto tradimento: si metta tuttavia l’anima in pace colui che dall’Italia voglia garantirsi un minimo di tranquillità previa scudi boemo/moravi: il Presidente della Repubblica Ceca deve essere quantomeno ceco e non è facilissimo provarlo). Principalmente nomina e revoca il premier di turno, ne accetta eventuali dimissioni o le respinge, convoca le sedute della Camera dei Deputati, la scioglie se è il caso, indica il Presidente della Corte Costituzionale assieme al suo vice (idem per la Corte Suprema e la Banca Nazionale), firma le leggi e ogni tanto usa il potere di veto (di rado. Il primo nel ruolo, Václav Havel, si mosse così solo nove volte nel corso del mandato). Eventualmente annuncia il referendum sull’adesione del propria nazione all’Unione Europea e concede qualche grazia. Riceve i capi di missioni diplomatiche estere, promuove i generali nonché tiene ben stretto nel pugno il Grande Sigillo della Repubblica Ceca, denominazione tolkeniana per indicare il simbolo ufficiale della nazione. Lista di Presidenti della Repubblica Ceca dalla nascita della Repubblica Ceca ad oggi: sono due ed entrambi si chiamano Václav. Václav Havel e Václav Klaus.
2. Chi è l’attuale Presidente della Repubblica rintanato nel Pražský hrad?
Già ne abbiamo parlato su EJ. Spolvero autocitandomi (fonte: qui). Václav Klaus «fondatore del principale partito conservatore del paese, l’Občanská demokratická strana. Ministro delle Finanze dall’ottantanove al novantadue. Primo Ministro dal novantatré al novantasette. Presidente della Repubblica dal duemilatré ad oggi. Euroscettico brontolone dallo sguardo appassionato (il nostro ama definirsi dissidente europeo, etichetta dalle gradite sfumature eroiche) capace di pensate colorite tipo ricevere delegati da Bruxelles senza nemmeno una bandierina europea penzolante dal Castello (giusto ridurre al minimo ogni simbolismo, ebbe a sostenere quando interpellato) o firmare la ratifica del Trattato di Lisbona solo all’ultimo e perché messo spalle al muro dal fatto di avere esaurito ogni scusa umanamente comprensibile. Autore di un migliaio di libretti a tema ambientale nel quale nega l’esistenza del riscaldamento globale e gran parte delle politiche di tutela proposte dai vari governi altro non sarebbero che eccessi dannosi per labilissimi equilibri economico-finanziari del globo; polemico con Václav Havel e da Václav Havel mai invitato agli adorati concerti jazz (anche quando nei novanta a Praga gironzolavano Bill Clinton e signora) nonché professore universitario, decoroso cestista e saltuario oratore nel palazzo delle Nazioni Unite.» Klaus parla fluentemente italiano per un post-doc a Napoli, ma questo aggiunge poco alla analisi del ruolo di capo dello stato in Repubblica Ceca.
3. Chi è Karel Schwarzenberg?
Anche di lui già abbiamo parlato. Riassumendo, nobiluomo e ministro degli esteri ceco nonché presidente di Top 09, partito che ha fondato nel 2009 come costola dell’Ods di Klaus dunque di matrice conservatrice («09» si capisce facilmente cosa indichi. Viceversa «Top» è acronimo di Tradice, Odpovědnost, Prosperita: tradizione, responsabilità e prosperità). L’annuncio della candidatura a Presidente della Repubblica arriva per prima rispetto a quello degli altri maggiori partiti nazionali e si inserisce nel contesto più ampio del lungo dibattito inerente l’eventuale modifica del sistema per la elezione del Capo dello Stato, vale a dire la modalità diretta abbandonando l’attuale via parlamentare. Cambio tuttavia che necessita di tempi lunghissimi e nemmeno così benvisto dalle principali forze politiche che al riguardo nicchiano. Schwarzenberg dovrà convincere un Senato che -parole sue- al momento del voto sarà come le arance siciliane, cioè arancione sulla superficie e rosso all’interno (l’arancione e il rosso sono i colori rispettivamente dei socialdemocratici del Česká strana sociálně demokratickáe dei comunisti del Komunistická strana Čech a Moravy). Inoltre, essendo una elezione fatta da eletti, il nostro non potrà contare sul decorosamente vasto consenso popolare del quale gode, o sull’appoggio del maggiore partito di centrodestra con cui condivide le sorti di governo perché anche l’Ods presenterà un proprio candidato (fare sondaggi è uno tra gli sport più amati qui, assieme al pedalare in mountain-bike. Recenti calcoli spiegano che in una elezione diretta per capo dello stato Schwarzenberg avrebbe circa il quindici percento delle preferenze. Non pochissime). Sui candidati delle altre due principali forze parlamentari i nomi che circolano sono per l’Ods il Presidente del Senato Přemysl Sobotka e Miroslava Němcová, speaker alla Camera dei Deputati. Viceversa Pavel Rychetský e l’ex primo ministro Vladimír Špidla sono le carte dei socialdemocratici. Tace al momento il terzo partito di governo, il Věci veřejné. Ma loro, ne accennavamo all’inizio e ci ritorneremo, di questi tempi hanno altre grane da risolvere.
Interessantissimo contributo, grazie.