CALCIO: La Honvéd “italiana” conquista lo scudetto ungherese

Articolo di Antonio Gambino di Ungheria News

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Guidata dal tecnico italiano Marco Rossi e trascinata dal bomber Davide Lanzafame, la squadra budapestina dove militò il leggendario Puskás si è laureata campione d’Ungheria per la quattordicesima volta nella sua storia. La Honvéd ha conquistato lo scudetto battendo per 1 a 0 nello scontro diretto i rivali del Videoton, la forte formazione di Székesfehérvár dopo un appassionante testa a testa in questo campionato di Nemzeti Bajnokság I, la massima serie magiara.

Fra i principali protagonisti della trionfale cavalcata della squadra rossonera vi sono soprattutto due italiani: il tecnico Marco Rossi e l’attaccante Davide Lanzafame, vecchie conoscenze del calcio italiano ed elementi fondamentali di una Honvéd che torna così a vincere il campionato della massima serie dopo un digiuno di 24 anni, riconciliandosi con una storia tanto gloriosa, quanto irripetibile e a volte troppo ingombrante.

La Honvéd infatti non è una squadra qualunque e i fasti degli anni ’50 hanno pesato come macigni per lunghi decenni, esperienza condivisa del resto con la nazionale ungherese. Una storia dunque “pesante” con cui è difficile confrontarsi, paragonabile in Italia al rapporto del Torino e dei tifosi granata con la mitica epopea del Grande Torino.

Una storia leggendaria alle spalle

Quando nel 1908 venne fondata la polisportiva il Kispesti Athlétikai Club, il quartiere Kispest, da cui il club prese il nome, non faceva nemmeno parte della città, venendo integrato nella circoscrizione amministrativa della capitale soltanto negli anni ’50. E’ in questo periodo che la sezione calcistica del club vive il suo momento d’oro: nella nuova Ungheria comunista la squadra viene posta sotto il patrocinio del Ministero della Difesa e diventa il serbatoio della nazionale magiara, sfornando giocatori leggendari come Ferenc Puskás, József Bozsik, Sándor Kocsis, Zoltán Czibor, Gyula Grosics, che andranno a costituire l’ossatura della mitica Aranycsapat, la selezione magiara che dominerà il calcio mondiale nella prima metà degli anni Cinquanta e che ancora adesso è considerata una delle squadre più forti di tutti i tempi.

Con lo scoppio della rivoluzione ungherese del 1956 molti di questi campioni, che al momento della rivolta si trovavano all’estero in tournée, decidono di non rientrare in patria, segnando il declino della nazionale magiara e della stessa Honvéd, che vivrà un’altra epoca d’oro negli ’80 e ’90, prima di iniziare un nuovo lungo declino terminato soltanto quest’anno con la conquista dello scudetto dopo oltre un ventennio.

La Honvéd italiana e la vittoria in campionato

La lunga traversata nel deserto della Kispest Honvéd FC prosegue infatti anche nei primi anni 2000, culminando in una retrocessione nel 2003 ed in una grave crisi finanziaria che ne compromette la sopravvivenza stessa nel calcio magiaro. La svolta avviene nel 2006 quando il club viene rifondato con l’attuale nome di Budapest Honvéd FC dall’americano di origine ungherese George Hemingway, socio della famosa catena di fast food KFC.

L’italianizzazione della squadra comincia invece sei anni dopo, quando il nuovo direttore sportivo della squadra, l’italiano Fabio Cordella, convince alcuni giocatori del Bel Paese a provare l’avventura nel calcio magiaro. Gli acquisti più importanti sono due piemontesi: il tecnico Marco Rossi e Davide Lanzafame, attaccante scuola Juventus con un passato fra seria A e serie B italiane.

Si giunge quindi alla stagione 2016/17 appena conclusa, in cui la Budapest Honvéd approfitta delle deludenti prestazioni di squadre ben più favorite dai pronostici iniziali ed ingaggia un’appassionante sfida con il già citato Videoton che si è conclusa questa domenica, quando al triplice fischio finale dell’arbitro i quasi 100.000 tifosi della Budapest Honvéd, sparsi per il Paese danubiano, hanno potuto liberare la loro gioia per questo successo tanto atteso quanto insperato.

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