Slovan Liberec Fiorentina Europa League

CALCIO: Il bizzarro inizio stagione dello Slovan Liberec

Un salto improvviso nel buio, dall’élite alle retrovie del calcio ceco. Una squadra dalla doppia personalità, proprio come il protagonista del celeberrimo romanzo Lo strano caso del Dott. Jekyll e di Mr. Hyde di Robert Louis Stevenson. Capace nella scorsa stagione di incantare tutti e staccare il pass per l’Europa League con un ottimo terzo posto, prima di incappare in un inizio di campionato a rilento che costringe lo Slovan Liberec a guardare la vetta della classifica da molto lontano, piazzandosi momentaneamente nella colonna di destra.

Il periodo negativo della formazione guidata da Jindřich Trpišovský è rappresentato da una lunga crisi in termini di gioco e risultati, che stentano ad arrivare sia in campo nazionale che internazionale. Attualmente all’11° posto in 1. Liga, lo Slovan Liberec, dopo aver superato i turni preliminari di Europa League agevolmente, nelle prime uscite ha mostrato gravi lacune tecniche e tattiche, riuscendo a conquistare in Europa un solo punto in tre match.

Una crisi apparentemente inspiegabile, alla luce della conferma del “santone” Trpišovský e un’ottima campagna di rafforzamento in cui pedine fondamentali come il portiere Koubek, il centrocampista Bakos e l’attaccante Luckassen sono state adeguatamente rimpiazzate da un mix di giovani leve già affermate, come Dubravka, Vuch e Navrátil, e calciatori d’esperienza del calibro di Martin Latka e Milan Baros, campione d’Europa con la maglia del Liverpool nella stagione 2004/2005.

La società si è dunque mossa molto bene in sede di mercato, riuscendo inoltre a respingere le avance del club più titolato della Repubblica Ceca, lo Sparta Praga, per l’allenatore nato nella capitale 40 anni or sono. Trpišovský è stato infatti a lungo corteggiato dal club del presidente Křetínský, che si è innamorato delle sue capacità manageriali nella scorsa stagione e lo voleva a tutti costi sulla panchina dei granata come successore di Zdeněk Ščasný, tecnico che ha lasciato lo Stadion Letná di comune accordo con la società dopo l’ultimo derby perso contro gli acerrimi rivali cittadini dello Slavia Praga.

L’inizio stagione maledetto dello Slovan Liberec è inoltre conciso con un caso extra-calcistico molto curioso: al ritorno da Baku, sede della prima gara del girone J contro il Qarabağ, gran parte di squadra e staff tecnico è stata colpita da una malattia infettiva virale che ha debilitato la parte intestinale. Un’epidemia che ha decimato la rosa, costringendo al rinvio la gara dell’ottavo turno di campionato contro l’MFK Karviná. Tutti, ma proprio tutti coloro che erano presenti in Azerbaigian (compreso il tecnico Trpišovský), sono stati messi in quarantena per evitare il contagio, imponendo al club uno stop forzato dell’attività agonistica per circa una settimana.

«Non è stato piacevole; avevo paura che il telefono squillasse per un’improvvisa chiamata di un membro dello staff medico – ha commentato Trpišovský subito dopo l’accaduto – e vedere il numero (telefonico, nda) di un massaggiatore o di un medico mi faceva stare male. Non allenarsi ha conseguenze negative sulla squadra a lungo termine, oltre quelle fisiche riportate dai calciatori in seguito all’influenza».

Nonostante qualche difficoltà, lo Slovan è “guarito” e ha ripreso a difendere i colori della città di Liberec sul rettangolo verde di gioco. Se in Europa League al giro di boa la classifica offre l’ultima chance di passaggio del turno sul campo della Fiorentina di Paulo Sousa (la favorita del girone e dunque non di certo l’avversario più indicato per la rinascita), in campionato la classifica continua a essere deficitaria, con soli 13 punti conquistati in 12 turni e l’obiettivo stagione di piazzarsi tra le prime 5 che già appare un miraggio a inizio novembre.

Riuscirà Trpišovský a trovare l’antidoto giusto per far tornare Mr. Hyde definitivamente il Dott. Jekyll della scorsa stagione?

Foto: Stefan Muth (Flickr)

Chi è Alessandro De Felice

Partenopeo d’origine e recanatese d’adozione, nasce a Formia nello stesso anno della fondazione della Repubblica Ceca. Letenské sady è il suo posto ideale per ritrovare la pace interiore. Laureato in Mediazione Linguistica, giornalista pubblicista. Ama le emozioni che regala un pallone, la birra bionda di Boemia e girare il mondo con uno zaino in spalla. Ha fondato l’unico sito italiano sul calcio della Repubblica Ceca. Vanta collaborazioni con la Gazzetta dello Sport, Mondofutbol, East Journal, Calcio dell’Est, TuttoCalcioEstero, Progetto Repubblica Ceca e partecipa al progetto di informazione sportiva Collettivo Zaire74.

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