Qarabag Agdam Fiorentina Europa League Nagorno-Karabakh

CALCIO: Qarabag Agdam, la squadra esule del Nagorno-Karabakh

Domani sera alle ore 19 allo stadio Artemio Franchi di Firenze, la Fiorentina affronterà la formazione azera del Qarabag Agdam. La squadra, che disputa le sue gare interne a Baku, è stata la potenza dominante del campionato dell’Azerbaigian, vincendolo nelle sue ultime tre edizioni. Punta di diamante della squadra è il terzino Ansi Agolli, in mostra quest’estate a Euro 2016 con la maglia della nazionale albanese, mentre l’allenatore Qurban Qurbanov, recordman di reti con la nazionale azera, guida la squadra ormai dal 2008.

Si tratta della seconda occasione in cui una squadra italiana affronta il Qarabag in una competizione europea: due anni fa l’Inter era stato inserito nel girone degli azeri, vincendo per 2-0 a San Siro e pareggiando a reti bianche a Baku. Nella gara di Baku, il Qarabag aveva anche rischiato di vincere, ottenendo un risultato che l’avrebbe proiettata nella fase a eliminazione diretta della competizione.

Il momento più importante della storia del Qarabag Agdam, tuttavia, è stato l’estate del 1993. Nel giro di pochi mesi, tra il 28 maggio e il 1° agosto, la squadra disputò due finali, vincendole entrambe e portando a casa lo scudetto e la coppa dell’Azerbaigian, i primi trofei vinti nella sua storia. Nell’intervallo tra le due finali, però, dovette assistere impotente al cruento assedio della loro città, Agdam, da parte dell’esercito armeno impegnato nel conflitto del Nagorno-Karabakh. La battaglia di Agdam iniziò il 12 giugno con il bombardamento della città e si concluse il 23 luglio con la sua caduta. Da allora Agdam è una città fantasma, rasa al suolo come anche il suo stadio.

Il Qarabag non ha mai più giocato ad Agdam, chiedendo asilo allo stadio della capitale. Il 1° agosto 1993 la squadra vinse il suo primo scudetto grazie a una rete di Yaşar Hüseynov, l’ultimo giocatore ad aver segnato una rete nella città un mese prima dell’inizio dell’assedio. I giocatori erano stati informati soltanto due giorni prima della caduta della loro città e dopo la vittoria tornarono verso casa, alla ricerca dei propri amici e familiari.

La sigla IDP, Internally Displaced People, rappresenta i cosiddetti “sfollati interni“, ovvero che non hanno varcato alcun confine nazionale. Le stime per il conflitto del Nagorno-Karabakh negli anni ’90 parlano di 600-650 mila IDP e 200 mila rifugiati azeri (sono invece circa 400 mila gli sfollati di etnia armena). Secondo una statistica del 2008, un azero su otto sarebbe uno sfollato o un profugo di guerra. Grazie alla sua storia, ed essendo l’unica squadra della regione a essere impegnata nella Premyer Liqası, la serie A azera, il Qarabag è divenuto negli anni una bandiera per la popolazione sfollata o rifugiata del Nagorno-Karabakh.

La proprietà del Qarabag è della corporation agro-alimentare Azersun, che dal 2001 ha fornito alla squadra sostegno economico, contribuendo alla “rinascita” del club. Sul proprio sito, la Azersun elenca la squadra di calcio tra le sue attività di “responsabilità sociale”, dichiarando di aver voluto intraprendere «azioni pratiche perché il Qarabag non affondasse nell’oblio» e di aver aperto «una nuova era nell’attività del Qarabag, che rappresenta oltre un milione di sfollati». Una realtà, quella del conflitto, rappresentata anche in campo: Qara Qarayev, ventiquattrenne mediano della squadra, viene da una famiglia di profughi di Füzuli, ora città fantasma, mentre il ventinovenne Vüqar Nadirov è nato ad Agdam. Nadirov è nipote di un ex allenatore della squadra, Adil Nadirov, ed è rimasto orfano durante il conflitto del padre Ərşad. Lo zio Adil ha dichiarato che il suo sogno, simile a quello di molti altri suoi concittadini, è poter rivedere almeno una volta Agdam: «Per grazia di Allah, tornerò a visitare la tomba di mio fratello Ərşad!».

Foto: Qarabag FK (Facebook)

Chi è Damiano Benzoni

Giornalista pubblicista, è caporedattore della pagina sportiva di East Journal. Gestisce Dinamo Babel, blog su temi di sport e politica, e partecipa al progetto di informazione sportiva Collettivo Zaire74. Ha collaborato con Il Giorno, Avvenire, Kosovo 2.0, When Saturday Comes, Radio 24, Radio Flash Torino e Futbolgrad. Laureato in Scienze Politiche con una tesi sulla democratizzazione romena, ha studiato tra Milano, Roma e Bucarest. Nato nel 1985 in provincia di Como, dove risiede, parla inglese e romeno. Ex rugbista.

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