REP. CECA: Praga e metanfetamina, il nuovo eldorado boemo

Fa discutere in Repubblica Ceca un’indagine andata in onda su Sky News sul mercato delle metanfetamine. Secondo l’ente televisivo ben il 95% di tutta la metanfetamina reperibile in Europa centrale giunge da Praga. Tuttavia i dati non sono una novità. Quello tra la Repubblica Ceca e il mercato degli stupefacenti è infatti un rapporto lungo e travagliato.

Secondo la Relazione europea sulla droga 2014 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) i cittadini europei fanno uso principalmente – in quest’ordine – di Cannabis, Cocaina e Anfetamina. Di quest’ultima, proprio la Repubblica Ceca è considerata oggi il massimo produttore in Europa. Un mercato in crescita sotto controllo dei gruppi del crimine organizzato dell’Asia sudorientale, in particolare dei clan vietnamiti.

Punto di forza del mercato nero in Repubblica Ceca è che la metanfetamina viene prodotta generalmente in loco, in piccoli laboratori, i cosiddetti kitchen laboratories, che nel paese si sono sviluppati in un’enorme rete. Non è un caso infatti se le autorità ceche hanno a lungo concentrato i propri sforzi nello smantellamento di questi laboratori clandestini in una lotta che via via si è fatta più intensa. Secondo il New York Times, nel 2000 le autorità ceche hanno sequestrato 19 laboratori di produzione di metamfetamine; nel 2006 il numero era salito a 416. OEDT afferma che nel 2011 sono stati segnalati 350 smantellamenti di siti di produzione di metamfetamina in Europa, 338 dei quali denunciati dalla Repubblica Ceca.

Praga, El Dorado dei narcotrafficanti

Durante il regime sovietico chi in Cecoslovacchia voleva far uso di sostanze stupefacenti doveva prodursele in casa. Per Tomáš Zábranský è proprio a causa di questo se in Cechia cominciò a svilupparsi una rete di laboratori clandestini che vide una notevole crescita tra gli anni ’70 e ’80. Già all’epoca la situazione era preoccupante ma tenuta a freno dal pugno del regime. Come si può immaginare, il panorama sarebbe presto mutato.

Con la caduta della cortina di ferro e la rivoluzione di velluto, la giovane Repubblica si trovò schiacciata tra un narcotraffico rabbioso in cerca di nuove piazze, e una produzione interna che cadeva rapidamente nelle mani dei clan locali della mafia vietnamita (sviluppatisi all’ombra degli scambi di manodopera avvenuti tra la Cecoslovacchia e il nord-Vietnam intensificatisi dalla fine degli anni ’60 – secondo gli studi di Miroslav Nožina e Filip Kraus).

A inizi anni ’90, con una rete di laboratori clandestini pronta all’uso e una vantaggiosa posizione geografica, mentre l’élite politica era concentrata su tutt’altri problemi, la Repubblica Ceca si apprestava a diventare la El Dorado europea dei narcotrafficanti.

Per il basso costo, la facilità di produzione e la grande varietà di derivati ricavabili, la metanfetamina sta diventando la merce di vendita preferita dai narcotrafficanti. Simile per effetti alla Cocaina, oggi ne sta lentamente prendendo il posto nelle rotte. Questo significa che l’esportazione dalla Repubblica Ceca nel continente potrebbe non ridursi in futuro. Anzi, potrebbe addirittura aumentare.

Chi è Alessandro Benegiamo

Nato a Lecce nel 1989, ha collaborato a East Journal dall'agosto 2014 all'aprile 2015, occupandosi di Repubblica Ceca e Slovacchia

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