Da RIGA – Dopo una discussione durata a lungo, sia nelle sedi istituzionali che nella società lettone, la Saeima ha approvato in terza e definitiva lettura il preambolo alla Costituzione lettone, che entrerà in vigore non appena il presidente Bērziņš l’avrà promulgato.
Il preambolo costituirà una sorta di introduzione alla carta costituzionale lettone e definisce in particolare i principi su cui si basa lo stato lettone. Molti i temi discussi dalla presentazione della prima bozza di preambolo, pubblicata dal costituzionalista Egils Levits circa un anno fa.
Fra i nodi principali il riferimento ai valori cristiani, che sono rimasti nel preambolo, ma soprattutto il concetto di “valstsnācijas” (Stato nazione), che è stato eliminato dal testo definitivo, perché considerato da diverse forze politiche come un’affermazione troppo forte del concetto di identità nazionale dello stato, che avrebbe potuto rendere più tesi i rapporti fra le diverse comunità nazionali del paese.
“Lo stato di Lettonia, proclamato il 18 novembre del 1918 è stato formato unendo i territori storici lettoni e sulla base del diritto irrevocabile e inalienabile della nazione lettone all’autodeterminazione, al fine di garantire alla nazione lettone, la sua lingua, la cultura e lo sviluppo attraverso i secoli, e di assicurare al popolo lettone e ad ognuno la libertà e la prosperità.
Il popolo lettone ha conquistato il diritto ad esistere come nazione nella lotta di liberazione. Nell’assemblea Costituente, liberamente eletta, ha rafforzato la formazione dello stato e ha scelto la propria Costituzione. Il popolo lettone ha ripudiato i regimi di occupazione, si è opposto a loro e ha riconquistato la libertà, ripristinando l’indipendenza dello stato il 4 maggio 1990, sulla base della continuità dello stato. Onora i suoi combattenti per la libertà, commemora le vittime dei poteri stranieri, condanna i regimi totalitari comunista e nazista e i loro crimini.”
Il preambolo afferma che la Lettonia è uno stato nazionale democratico, di diritto, responsabile socialmente, che è basato sulla libertà e il rispetto dell’uomo, riconosce e difende i diritti umani e rispetta le minoranze.
“Il popolo lettone difende la propria sovranità, l’indipendenza dello stato, il territorio, la sua unità e il suo sistema democratico. L’identità lettone nello spazio culturale dell’Europa è formata fin dai tempi antichi dalle tradizioni lettoni e livoni, dalla saggezza dei lettoni, dalla lingua lettone, dai valori cristiani e umani in generale”.
Un altro passaggio del preambolo riguarda in particolare la lingua lettone. Si riafferma che la lingua lettone è l’unica lingua ufficiale dello stato. Riferimenti poi anche alla libertà, l’uguaglianza, la solidarietà, la giustizia, l’onestà, il valore del lavoro e della famiglia.
“Ognuno si prende cura di se stesso, dei propri familiari e dei benefici nei confronti della società nel suo complesso, assumendosi la responsabilità nei confronti degli altri, delle generazioni future, dell’ambiente e la natura. La Lettonia, riconoscendo il proprio uguale valore rispetto agli altri paesi della comunità internazionale, protegge l’interessi nazionale e promuove uno sviluppo sostenibile e democratico dell’Europa e del mondo. Dio benedica la Lettonia!”
Mi sembra un poutpurry di altre Costituzioni. La Lettonia dal 1990 ha perso un terzo della sua popolazione ed è uno Stato dove le differenze sociali sono tra le, più grandi al mondo e dove una buona parte della popolazione viene discriminata.