La Lettonia non deve temere un’aggressione militare da parte della Russia. E’ la rassicurazione che l’ambasciatore russo a Riga Aleksandr Vesnjakov ha fatto alla televisione lettone nel telegiornale pubblico “Panorama”.
Vesnjakov afferma che anche se i lettoni guardano con preoccupazione alle vicende di questi giorni in Ucraina in relazione alla sicurezza nel proprio paese, non devono temere un’escalation in futuro nel baltico. Vesnjakov sottolinea infatti che al contrario di quanto successo alcuni anni fa in Georgia e in queste settimane in Ucraina, in Lettonia non crede che si useranno armi o minacce nei confronti di residenti nel paese baltico, in particolare nei confronti dei russofoni.
Solo in caso di reali minacce fisiche nei confronti di cittadini di lingua russa, il Cremlino potrebbe sostenere azioni di difesa. Ma questa eventualità è esclusa dall’ambasciatore russo a Riga per quanto riguarda la Lettonia.
Vesnjakov ha però messo in guardia la Lettonia dall’aderire alle sanzioni economiche minacciate da Stati Uniti e Unione Europea, sanzioni che potrebbero in realtà influenzare negativamente la stessa economia lettone, ancora molto legata agli scambi commerciali con la Russia.
Rassicurazioni invece sul fronte del gas: la Russia, secondo Vesnjakov, non ha alcuna intenzione di aumentare le tariffe del gas che vende in Lettonia (il paese baltico è totalmente dipendente dalla Russia per il suo gas ndr), e rispetterà i contratti in essere.
Vesnjakov ha infine negato che nell’est dell’Ucraina siano all’opera forze militari russe e provocatori inviati dal Cremlino con lo scopo di causare incidenti e sollevazioni che permettano poi all’esercito russo di violare i confini ucraini e stabilire un’occupazione della zona orientale del paese. Per Vesnjakov le notizie di presenze russe in territorio ucraino sono dovute alla propaganda dei media occidentali.
Foto: Balticanews