Quando scoppiò l’allarme per l’influenza suina, una psicosi collettiva (alimentata dai media) ingrassò le casse delle multinazionali del farmaco. I vari Paesi fecero a gara per aggiudicarsi copiose scorte di vaccino, e troppo spesso la politica -invece di spegnere le paure ingiustificate dei cittadini- alimentò il panico. Ci fu però chi parlò chiaro, il ministro della salute polacco Eva Kopacz ufficializzò i propri dubbi inerenti ai vaccini messi in circolazione per contrastare il contagio da virus A/H1N1. E lanciò accuse pesantissime nei confronti dei colleghi dei paesi vicini. Accusò inoltre il World Health Organisation di avere dichiarato una falsa pandemia, per venire incontro agli interessi delle case farmaceutiche. Lo scorso 18 gennaio le sue accuse sono state riprese da Wolfgang Wodarg, ministro della salute del Consiglio d’Europa. Oggi la Kopascz parla apertamente di truffa e danni ai cittadini europei sottolineando che le statistiche riguardanti le morti causate dal virus h1n1 non autorizzerebbero affatto l’allarmismo venutosi a creare né la corsa all’immagazzinamento di milioni di dosi di vaccino.”Lo Stato polacco è molto saggio, i polacchi sanno distinguere la verità dalle balle con molta precisione. Sono anche in grado di distinguere una situazione oggettiva da una truffa”.Vedremo se l’Unione Europea reagirà.
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