ALBANIA: La guerra del tritolo. Diciassette attentati dinamitardi in due mesi

La dinamite prende il posto del kalashnikov, come nuova arma altrettanto letale, usata per colpire uomini d’affari, politici, giudici, poliziotti, stazioni di polizia, agenti del servizio segreto e vari abitazioni. Nei primi due mesi del 2014 in Albania si sono registrati 17 attentati dinamitardi con tritolo e C4 colpendo la sicurezza nel paese. Le forze di polizia non riescono a dare un freno ai gruppi criminali nelle loro “guerre del tritolo”.

Gli esperti di sicurezza dicono che uno dei motivi che ha favorito questo tipo di reato è il basso tasso di rintracciabilità e l’inefficacia delle forze di polizia contro i dinamitardi. Il ministro degli interni Sajmir Tahiri appena insediato ha proceduto con la sostituzione dei vertici di polizia statale senza preavviso di licenziamento. La motivazione ufficiale è stato un rapporto interno sulla corruzione. Ma questa decisione affrettata ha portato ad un vuoto istituzionale che i nuovi arrivati nei posti di comando non hanno ancora colmato.

Per trovare le cause di questa situazione si richiede una più ampia analisi che include una serie di elementi come la situazione economica, il vuoto creato dalla rotazione del potere e lo spoil system nelle forze di sicurezza. Secondo gli esperti dell’Institute for Democracy and Mediation la magistratura è un altro tassello che non funziona nel sistema e la sua inerzia ha favorito la criminalità. Il sistema della giustizia, in tutti i sondaggi d’opinione pubblica ha un profilo di bassa affidabilità.

Dato che ripristinare la fiducia nella giustizia richiede riforme e tempo, e lo sviluppo economico che dovrebbe attenuare l’incidenza della criminalità rimane soggetta agli sviluppi nei paesi vicini, l’unica cosa in cui possono sperare gli albanesi è una polizia più efficace. La fiducia nella polizia statale nei sondaggi d’opinione pubblica rimane alta, anche se gli ultimi attentati hanno messo a dura prova i cittadini albanesi e gli investimenti esteri.

Nel dicembre scorso il Consiglio europeo ha rimandato l’assegnazione all’Albania dello status di paese candidato all’Ue. L’Albania dovrà aspettare il prossimo giugno per diventare – se tutto va bene – paese candidato all’adesione all’Ue.

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Chi è Lavdrim Lita

Giornalista albanese, classe 1985, per East Journal si occupa di Albania, Kosovo, Macedonia e Montenegro. Cofondatore di #ZeriIntegrimit, piattaforma sull'Integrazione Europea. Policy analyst, PR e editorialista con varie testate nei Balcani. Per 4 anni è stato direttore del Centro Pubblicazioni del Ministero della Difesa Albanese. MA in giornalismo alla Sapienza e Alti Studi Europei al Collegio Europeo di Parma.

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