di Claudia Leporatti
da Budapest
Le principali modifiche al sistema pensionistico ungherese introdotte alla fine del 2010 riguardano i fondi pensione privati, congelati fino al 2014, e i contributi pensione, aumentati al 10%. Vediamo le nuove regole nel dettaglio.
Il 25 ottobre 2010 il Parlamento ungherese ha passato l’Atto CI del 2010 “Emendamenti Relativi ai Contributi per i Fondi Pensione Privati” e l’Atto C del 2010 sulla “Libertà di Scelta dei Fondi Pensioni Privati”, che sono stati pubblicati il 2 novembre in Gazzetta Ufficiale, previa firma del Presidente della Repubblica. Secondo le modifiche, nel periodo tra il 1 Novembre 2010 e il 31 Dicembre 2011, i membri dei fondi pensione privati pagano temporaneamente i contributi pensione al Fondo Pensionistico Nazionale al posto della loro quota associativa. Il tasso di questo contributo corrisponde all’8% che avrebbero versato al fondo pensione privato cui si deve aggiungere un ulteriore 1,5% di contributi per i fondi pensione individuali, quindi un totale del 9,5%.
Aumento contributi pensione
Il Parlamento ungherese ha poi aumentato il contributo pensione dei lavoratori dipendenti dal 9,5 al 10%.
Le modifiche sono valide per i contributi dovuti dopo il 1° novembre 2010. Ciò significa che i contributi pensionistici sui redditi di ottobre che sono dovuti il 12 novembre sono già soggetti alle nuove regole. L’attuale modifica è valida per i contributi che saranno dovuti fino al 31 dicembre 2011, vale a dire sui redditi ricevuti entro il 30 novembre 2011.
Libera scelta
L’Atto C del 2010 sulla Libertà di scelta dei Fondi Pensione Privati, rimuove l’obbligo per chi entra la prima volta nel mondo del lavoro di iscriversi ad un fondo pensione privato. L’Atto autorizza inoltre i contribuenti a passare al sistema pensionistico statale. I fondi pensione privati sono stati istituiti nel 1998 quando la legge offrì per la prima volta la possibilità di scelta per gli individui al di sotto dei 42 anni di età di pagare parte dei loro contributi pensione a conti pensionistici privati. La quota associativa obbligatoria per gli studenti che entravano nel mondo del lavoro era stata introdotta come regola transitoria, istituita per favorire il passaggio verso un sistema pensionistico del tutto privato.
I membri dei fondi pensione privati hanno tempo fino al 31 gennaio 2011 per decidere se ritornare al sistema pensionistico statale. L’alternativa è restare iscritti al sistema di fondo pensionistico privato che da obbligatorio è diventato su base volontaria, perdendo il diritto di far domanda per la cosiddetta pensione di solidarietà e ricevendo solo il 10% del contributo da stipendio lordo dei dipendenti.
FONTE: Economia.hu
FOTO: dal film “Venus” di Roger Michell (2006)
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