di Gabriele Merlini
Trattasi forse di licantropia politica ma quantomeno riconosciamo nella faccenda una dose apprezzabile di pragmatismo: a Praga l’accordo per la composizione del futuro consiglio comunale tra l’Ods [Občanská demokratická strana, il principale partito di centrodestra] e i socialdemocratici del ČSSD è stato raggiunto in piena notte, trasformando così una curiosa ammucchiata di individui scalpitanti in una ordinata Große Koalition che -se anche durerà un mese- quantomeno all’alba può presentare il tratto distintivo dell’equilibrio.
I fatti: le elezioni locali di metà ottobre [ne abbiamo trattato qui], tornata nella quale è stato un terzo partito a risultare vincitore in città [il Top09 del ministro degli esteri Karel Schwarzenberg, centrodestra dunque alleato con l’Ods e Věci veřejné nel governo Nečas] hanno decretato un sostanziale equilibrio nei voti capace di generare alcune turbolenze e le fisiologiche battaglie per la prevaricazione. Tuttavia dopo i sempre presenti tempi tecnici per scannarsi e accorparsi, alle prime luci di martedì la creatura è stata mostrata alla cittadinanza: cinque seggi andranno all’Ods, cinque al ČSSD. L’Ods gestirà le politiche di sviluppo urbanistico, il ČSSD i trasporti. Il nuovo sindaco di Praga sarà probabilmente Bohuslav Svoboda dell’Ods, ginecologo dunque con una certa familiarità nei travagli [quello della notte scorsa non è stato un parto facilissimo, battono le agenzie-stampa], destinato a sostituire Pavel Bém, primo cittadino in carica dal 2002 [rieletto nel 2006] e celebre per i ripetuti screzi con l’ex premier Topolánek con il quale condivide il partito ma ben pochi punti di vista; resterà invece fuori dal consiglio cittadino il vertice del ČSSD praghese Petr Hulinský.
Top09 -movimento di successo in città e con sede in un invidiabile palazzo lungo Karmelitská- ha rifiutato il seggio proposto ma ha guidato le danze nelle nomine e continuerà a mantenere un deciso potere nella politica locale. Sull’accordo tra partiti di colore opposto nella gestione della capitale si è naturalmente espresso anche il Presidente della Repubblica Václav Klaus da un forum economico cui si trovava, ricordando a chiunque avesse avuto moti di stizza inerenti il matrimonio combinato tra Ods e ČSSD che simili ibridi sono stati avvistati anche in altre città di rilievo come Brno, Ostrava e Plzeň; viceversa piuttosto critici si sono detti i leader dei partiti nazionali convolati a nozze in politica locale, Petr Nečas e Bohuslav Sobotka. Va tuttavia specificato che Klaus mostra da anni una sensibilità spiccata per la Große Koalition poiché in una di esse si infilò nel lontano 1998 quando -da capo dell’Ods e Presidente della Poslanecká sněmovna, la Camera Bassa, stipulò un accordò con l’allora premier socialdemocratico Miloš Zeman al fine di mantenerne in vita il governo e scortarlo più o meno in salute fino alla scadenza elettorale del 2002, quando divenne premier [in un altro governo di coalizione] Vladimír Špidla.
La nuova giunta praghese, prima di diventare operativa, dovrà essere approvata dalla sessione costituente della nuova assemblea cittadina; le date ancora non sono state comunicate ma la pratica dovrebbe essere conclusa tra la fine di novembre e la prima settimana di dicembre.
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