CROAZIA: Apre a Fiume “la più bella moschea d’Europa”

Più di 20.000 persone hanno assistito sabato all’inaugurazione della moschea di Fiume, la terza della Croazia e “la più bella d’Europa”. La moschea accoglierà 12.000 fedeli musulmani dei dintorni di Fiume. Molte le autorità politiche e religiose presenti.

Più di 20.000 persone si sono riunite sabato 4 maggio a Fiume per l’inaugurazione della terza moschea della Croazia, dopo quelle di Zagabria e di Gunja.

Molte le autorità politiche e religiose presenti, tra cui il presidente croato Ivo Josipovic, il membro bosgnacco della presidenza (tripartita, ndr) della Bosnia Erzegovina, Bakir Izetbegovic, il reis-ul-ulema (leader spirituale della comunità islamica, ndr) di Bosnia Husein Kavazovic, il mufti della Croazia, Aziz Hasanovic, assieme a monsignor Enzo Rodinis, segretario generale della conferenza dei vescovi di Croazia.

Il principale donatore, l’emiro del Qatar, lo sceicco Hamad Bin Khalifa Al-Thani era rappresentato dal ministro dei beni religiosi e degli affari islamici della monarchia del Golfo. Alla cerimonia hanno assistito anche alcuni rappresentanti dell’Unione Europea e della Turchia.

La moschea di Fiume viene già considerata “la più bella d’Europa” per la sua architettura innovativa. È stata progettata dallo scultore Dusan Dzamonja (1928-2009) e dagli architetti Darko Vlahovic e Branko Vucinovic.

Con il suo minareto alto 23 metri e il centro islamico che ospita al suo interno, la moschea potrà ora accogliere i fedeli di Fiume e della regione all’interno dei suoi 5.300 metri quadrati. La prima pietra era stata posata il 3 ottobre 2009.

L’apertura della moschea ha un forte significato in Croazia: si tratta della prima moschea costruita sulla costa adriatica dopo il ritiro dell’Impero ottomano da queste terre. Fiume conta circa 10.000 musulmani emigrati dall’ex Jugoslavia.

“È un giorno storico per Fiume e per tutta la Croazia, un paese democratico, multiculturale e multietnico. È un esempio da seguire per affrontare le questioni legate all’Islam, ma è anche un esempio per i paesi musulmani nei confronti dei cristiani” ha precisato Husein Kavazovic, mufti della Croazia.

*Articolo apparso su Index.hr, traduzione di Lejla Sadovic per “Le Courrier des Balkans” e di Chiara Milan per EastJournal

Foto: Ivan Ri, Skyscrapercity

Chi è Chiara Milan

Assegnista di ricerca presso la Scuola Normale Superiore, dottorato in Scienze politiche e sociali presso l'Istituto Universitario Europeo di Fiesole (Firenze). Si occupa di ricerca sulla società civile e i movimenti sociali nell'Est Europa, e di rifugiati lunga la rotta balcanica.

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