CROAZIA: Torna il cirillico a Vukovar

Zagabria, Ministero della giustizia. Da qualche settimana, è in corso di discussione un provvedimento che vedrebbe l’introduzione della dicitura cirillica in quei comuni in cui la minoranza serba rappresenta almeno un terzo della popolazione, garantendo un regime di bilinguismo.

Sono passati più di vent’anni da quando in Croazia non si legge più una lettera dell’alfabeto cirillico: nei luoghi pubblici, sulla segnaletica stradale e tantomeno sui documenti ufficiali. Questo elemento del rapido vortice che ha trascinato la Jugoslavia verso il baratro, è uno dei tanti risultati della politica nazionalista del primo presidente eletto della Croazia, Franjo Tuđman, che come prima cosa indirizzò la propria pulizia etnica sul piano culturale, impedendo l’espressione dei diritti culturali alla costituente minoranza serba (a inizio anni ’90 il 14% circa).
Oltre all’eliminazione della doppia dicitura nei due alfabeti, seguirono tanti altri provvedimenti culturalmente degradanti con il chiaro scopo di sdoganare la popolazione serba di Croazia dalla condizione di “popolo costituente della Croazia” (nonché della Jugoslavia, così come sancito nella Costituzione federale del ’74) e relegarla alla condizione di minoranza, ulteriormente “diminuita” in seguito all’operazione Oluja.

Come risultato dall’ultimo censimento, svoltosi nel 2011, i serbi di Croazia rappresentano il 4,3 % della popolazione totale e si concentrano perlopiù a Vukovar (dove costituiscono il 34,8 %), Korenica, Gračac e un’altra ventina di comuni minori delle regioni della Slavonia, Krajina e Lika. Ed è proprio in questi comuni, dove i serbi rappresentano almeno un terzo della popolazione, che andrebbero istituite le nuove insegne bilingue.
A confermarlo è la Costituzione croata, art. 12 (emendata nel 2002), che, indicando la lingua croata e l’alfabeto latino come lingua ufficiale della repubblica, disciplina quei casi in cui la presenza di una minoranza, al di sopra del 30%, comporta il regime di bilinguismo, cosi come sulle coste dell’Istria l’italiano accompagna il croato anche laddove la minoranza italiana risulta meno di un terzo della popolazione totale.

Se nel 2013 si dovesse dunque tornare a vedere il cirillico nelle istituzioni e uffici pubblici lo si deve molto al Ministro della giustizia, Arsen Bauk, che sottolinea come “in questo paese le leggi si devono portare avanti e credo che debba accadere lo stesso anche in città come Vukovar”. Il governo croato è quindi intenzionato a dimostrare prontezza nella messa in atto della normativa costituzionale e, allo stesso tempo, non ha incontrato opposizione dai vertici del HDZ, se non per voce del suo rappresentante a Vukovar, Damir Barna, e dalle associazioni dei veterani (Branitelji).
Dal canto suo anche il presidente del consiglio nazionale serbo, l’organo di rappresentanza dei serbi di Croazia, Milorad Pupovac, si dichiara soddisfatto dell’iniziativa e sottolinea come essa “non debba condurre a strumentalizzazioni politiche ed emotive”.

Dopo vent’anni di quasi polarizzazione nazionale, successivi alla “guerra patriottica”; dopo la ricostruzione di un’identità che si credeva perduta nell’omologazione comunista”; e soprattutto, dopo la “riabilitazione” di sospetti criminali quali Gotovina e Markač, la Croazia sembra finalmente decisa a gettarsi alle spalle il passato, nel nome dello stato di diritto e soprattutto di quelle misure idonee al contesto di integrazione europea. Dopo tanto tempo, infine, una parte di passato sembra tornare pacifica nel dinamismo del presente balcanico, indossando gli abiti di una speranza futura.

Foto: Nicointokio su Flickr

Chi è Giorgio Fruscione

Giorgio Fruscione è Research Fellow e publications editor presso ISPI. Ha collaborato con EastWest, Balkan Insight, Il Venerdì di Repubblica, Domani, il Tascabile occupandosi di Balcani, dove ha vissuto per anni lavorando come giornalista freelance. È tra gli autori di “Capire i Balcani occidentali” (Bottega Errante Editore, 2021) e ha firmato due studi, “Pandemic in the Balkans” e “The Balkans. Old, new instabilities”, pubblicati per ISPI. È presidente dell’Associazione Most-East Journal.

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14 commenti

  1. In Croazia (1945 -1990) NON c’era l’alfabeto cirilico in uso!
    Si studiava nelle scuole, da tutti, ma non c’era una tabella o un documento scritto in cirilico.

    Quindi dopo 20 anni che?!! Di quale l’eliminazione della doppia scrittura si parla in questo articolo?!!!

    L’alfabeto cirilico in Croazia è stato introdotto dai terroristi Serbi (’90-’95) nei territori croati occupati ed etnicamente ripuliti!

    Dopo la guerra questa Croazia ”nazista”e ”criminale”, come qui si vuole far credere, ha fatto le leggi per le minnoranze compreso il bilinguismo e quindi

    in Croazia C’E’ GIA IN USO in tanti comuni l’alfabeto cirilico. Vedi il video qui http://dnevnik.hr/vijesti/hrvatska/samo-par-kilometara-od-vukovara-cirilica-i-latinica-ravnopravne.html

    I Serbi non erano mai ”popolo costituente” della Croazia. Popolo privilegiato si, ma non è la stessa cosa.

    Il discorso è che l’alfabeto cirilico si vuole introdurre anche a Vukovar (dove cmq già c’è il bilinquismo e ci sono le scuole con il programma serbo) e data la storia e le ferite ancora aperte sembrerebbe una brutta provocazione leggere le tabelle di Ovcara o di Ospedale Di Vukovar in cirilico. Anche perché in Serbia oltre l’alfabeto cirilico è ufficile anche l’alfabeto latino.

    • Giorgio Fruscione

      mi permetta di dirLe che parte sempre col piede sbagliato, NESSUNO intendeva dare del criminale e nazista alla Croazia, ANZI, il contrario, è con gioia che facciamo notizia di tali fatti.
      dalla Costituzione del 1974: “[…] The Socialist Republic of Croatia is the national state of the Croatian nation, the state of the Serbian nation in Croatia, and of the nationalities living on it.” Che tradotto nella politica Jugoslava significa che il popolo serbo, come quello croato, è uno dei popoli costituenti della Repubblica di Croazia.
      Per quanto riguarda le cose che dice, vorrei capire se lo fa per sfida nei confronti di chi scrive o per senso di vittimismo? Nessuno intende vittimizzare Lei ne la Sua Croazia, visto peraltro che chi scrive vi è particolarmente legato.
      Saluti

  2. A quando anche il bilinguismo VERO in tutta l’Istria, il Quarnaro, la Dalmazia e Fiume? Naturalmente parlo della lingua italiana….

  3. @No. La costituzione della Croazia socialista (SRH) del ’74 dice che la Croazia era lo stato nazionale del popolo croato,
    LO STATO DEL POPOLO SERBO( come piu numeroso) E DI ALTRI POPOLI JUGOSLAVI (meno numerosi), e di minnoranze.
    Tutti i popoli jugoslavi quindi erano costituenti della Jugoslavia non della Croazia.
    Dato che Yugoslavia non c’è piu è normale ed è logico che la costituzione è cambiata come è cambiata, che oggi Croazia e’ uno stato dei cittadini croati, è uno stato nazionale del popolo croato e di tutte le minnoranze serba, ceca, slovacca, ungherese,austriaca, tedesca, italiana, slovena, ecc

    I Serbi in Croazia socialista non avevano nessun istituzione politica e nessuna autonomia.
    Quindi non erano il ”popolo costituente” della Croazia ma
    questa propaganda è servita come scusa per uccidere e distruggere.

    Il suo di vittimismo, cioè il resto del suo commento non lo caapisco e non lo commento,
    ho commentato l’articolo di sopra che ha poco a che vedere con la realtà.
    Da un tema positivo è riuscito fare un altro articolo propagandistico. Non ha scritto UNA cosa vera. Bravo

    • ma fammi indovinare, sei la figlia di ante pavelic? per l’ennesima volta lasci commenti che sembrano scritti da uno del HDZ.
      la questione della lingua comunque è stupida, serbo è croato sono un’unica lingua a dispetto di ciò che ne dica la politica!
      PS: ricordati che molti serbi in croazia si fanno passare per croati, perchè hanno paura! e questi cosiddetti “difensori della patria” sono un mucchio di soldati a cui è stato fatto il lavaggio del cervello e non sanno a cos’altro credere. le persone che portano avanti opinioni come le tue sono quelle che impediscono una normalizzazione in quei paesi.

    • Po definiciji iz Ustava iz 1974. godine:
      Član 1.
      Socijalistička Republika Hrvatska je država utemeljena na suverenosti naroda i na vlasti i samoupravljanju radničke klase i svih radnih ljudi te socijalistička samoupravna demokratska zajednica radnih ljudi i građana i ravnopravnih naroda i narodnosti.
      Socijalistička Republika Hrvatska je nacionalna država hrvatskog naroda, država srpskog naroda u Hrvatskoj i država drugih naroda i narodnosti koje u njoj žive.
      Socijalistička Republika Hrvatska je u sastavu Socijalističke Federativne Republike Jugoslavije.

      mi sembra che alla terza riga ci sia scritto “drzava srpskog naroda u Hrvatskoj” che come ben sapra’ significa “lo stato dei serbi di Croazia”
      saluti

  4. Dopo ci si chiede perché i serbi di croazia preferivano restare nella Jugoslavia…tudjman faceva discorsi di questo tipo e nessuno diceva niente!va tutto bene tanto chissenefrega 600mila persone autoctone di un luogo perdono lo status di nazipne costituente e va tutto bene…

  5. @Anton e Nikola non capisco cosa state dicendo

    Il titolo dell’articolo è ”Il cirilico torna a Vukovar” Poi dice: dopo piu di 20 anni da quando Tudjman bla bla bla bla bla bla bla bla Ma PIU DI 20 ANNI FA IL CIRILICO NON ERA IN USO IN CROAZIA! Quindi tutto il resto è solo un altra occasione per screditare un paese e il suo ex presidente elletto democraticamente con la stragrande maggioranza, quindi significa screditare un popolo, scrivendo le cose NON VERE e/o interpretate male, di 20 e più anni fa
    ommettendo nello stesso tempo altre cose successe realmente!

    @Giorgio un ultima volta La Costituzione del 74 dice: Croazia è uno stato NAZIONALE del popolo croato
    ed è UNO STATO del popolo serbo (noti la diff fra lo stato nazionale e lo stato?)
    e DI ALTRI POPOLI JUGOSLAVI e le minoranze.
    Quindi è uno stato nazionale dei Croati ed è uno stato dei Serbi ed è uno stato di altri popoli jugoslavi ed è uno stato delle minoranze etniche.
    Oggi la Croazia è uno stato NAZIONALE del popolo croato ed e’ lo stato delle minoranze etniche e quindi sono elencate tutte non solo serba che era ed è la maggiore.
    E’ cambiato dallo stato di ”popoli jugoslavi” allo stato di ”minoranze etniche”
    Che la Croazia è ed era anche LO STATO DEI SERBI in Croazia non c’è dubbio,
    ma non significa che il popolo serbo era ”costituente”
    Se non riusciamo a capirci sulla costituzione potremmo farlo sul lato pratico:
    i Serbi della Croazia nella Croazia socialista (SRH), quindi prima del ’90,
    non avevano, formalmente, nessuna autonomia ne politica ne terittoriale!
    Nessuno ai Serbi ha tolto niente tantomeno la cultura (?) o l’alfabeto cirilico che NON era in uso in Croazia.
    Ho letto che stavi in Bosnia quindi potresti informarti su come funziona/va il governo bosniaco e comparalo con il governo croato prima del ’90 e magari riuscirai a capire il significato del ”popolo costituente”.

    Per quanto riguarda il cirilico potevi scrivere un bellissimo articolo!
    Perchè l’alfabeto cirilico si o perchè no?
    Perche nelle citta’ come Vukovar e Sarajevo i cittadini non vogliono leggere il cirilico. http://artinfo.ba/news/1920/109/irilitsa-ostaje-samo-ako-je-visoko.aspx (vedi la foto in fondo della pagina)
    Resta il fatto che non c’è neanche una cosa vera nel tuo articolo.

    @Anton ora ho riletto..Lei è offensivo dandomi colpe che non ho e paragonandomi ai certi personaggi
    ma questo parla di Lei e di Sua mancanza di argomenti.
    Nel ps. Lei parla di se stesso?
    La normalizazione di che cosa? Cosa c’è di non normale?!
    Mi dispiace, ancora una volta, che Lei stia tanto male in Croazia Che odia i Croati che amano il proprio paese
    che E’ un paese normale, molto più normale di altri paesi vicini e confinanti
    E dove la destra estrema ha (in coalizione) meno di 1% dei voti.

    • Tudjman eletto democraticamente?? ahahahahahahha cioè fatemi capire, le elezioni ai tempi del socialismo sono considerate per forza truccate però l’elezione di un uomo politico amico dell’occidente viene considerata democratica senza ombra di dubbio? secondo te quando posso essere democratiche delle elezioni immediatamente successive ad una guerra?? ma fammi il piacere.
      esci dalla logica “serbo contro croato” e capisci che non sono altro che marionette nelle mani di qualcun altro.
      PS: “….Lei stia tanto male in Croazia Che odia i Croati che amano il proprio paese
      che E’ un paese normale, molto più normale di altri paesi vicini e confinanti” . con questa citazione hai dimostrato di avere bisogno di visitare meglio i balcani e interagire meglio con la gente del posto. e quando dico gente non intendo un professore di scuola pseudo intellettuale, ma persone che sentono i problemi quotidiani della disoccupazione e guardano la politica dal basso. io sono croato dal profondo del cuore, ma l’autocritica ci deve sempre essere. prova a non essere filo croata per una volta e a guardare le cose dall’alto

      • @Anton perche devo visitare i Balcani se si parla della Croazia?
        E che argomento è?
        Che prove ha che Tudjman non è stato eletto democraticamente PRIMA DELLA GUERRA
        quando è stato votato dal popolo croato di destra e di sinistra e ha stravinto?
        Anche i non ”ustascia” o ”estremisti” come qui piace chiamare la gente normale di destra solo perche Croati,
        hanno votato Tudjman per non far disperdere i voti.
        Lei Anton mi fa tanta tristezza e tenerezza per non dire pena, Le auguro di star bene ovunque lei stia sui Balcani
        e non si offenda ma ai Suoi di ”argomenti” non rispondo piu.

        • Chiara, la mia terra era solo una: la jugoslavija. in termini di tenore e qualità della vita, occupazione, produttività, era decisamente al livello di molti paesi occidentali, e a livello di sicurezza e stato sociale era molto superiore.
          la questione è che la qualità della vita è molto calata dopo le olimpiadi dell’84, quando gli svendipatria sono entrati in azione: serbi, croati, sloveni e quant’altro, si trattava di una classe politica che non era interessata alla grandezza del paese ma solo al proprio arricchimento personale. questo è ciò che ha causato il collasso, ovviamente catalizzato dall’occidente che non poteva tollerare un’economia socialista così di successo. solo per darti un paio di numeri, la jugoslavija socialista, dal 1960 al 1980 ha avuto una crescita media del PIL annuale del 6.1%. non so se ti intendi di economia, ma una tale crescita non si è mai avuta nemmeno tra i paesi occidentali, che tra l’altro non avevano neanche la spesa sociale che aveva la jugoslavija. quando nel 1973 l’occidente è stato colpito dalla crisi petrolifera, in jugoslavija è successo un grandissimo… niente, poichè era un paese non allineato che seguiva una politica indipendente e non ha subito alcuna crisi economica.
          dopo la caduta del socialismo, l’enorme industria acciaieria di smedrevo, che negli anni ’50 è costata ben 600 milioni di dollari, è stata svenduta, SVENDUTA, per 23 milioni di dollari, soldi che in realtà non corrispondevano neanche al valore reale del terreno, figurati dell’intera industria!
          ad oggi, gli stessi paesi che componevano la jugoslavija, cioè slovenia, croazia, bosnia, serbia, montenegro, kosovo e macedonia hanno un debito che sommato equivale a ben 13 volte il debito jugoslavo! ma almeno il debito jugoslavo è servito a rimettere in moto l’industria del paese dopo la seconda guerra mondiale… e gli altri soldi? a cosa sono serviti?
          la jugoslavija era un paese che non contava nemmeno 30 milioni di abitanti, ma aveva un esercito che era tra i primi 10 al mondo per efficienza e preparazione. è anche questa una delle ragioni della guerra civile: un paese così forte non poteva essere attaccato direttamente.
          la jugoslavija era un paese ricco è prospero, e per questo la sua ricchezza faceva gola a molti sciacalli, e a quanto pare hanno avuto successo, e il revisionismo storico che è in corso ha fatto diventare eroi questi sciacalli.

          l’unica cosa che ti dico è di considerare tutti i dettagli che compongono la storia del paese, non solo quelli che concordano con una certa visione degli eventi che ti sei già fatta.

  6. Piu’ “Chiara” di cosi…neoirredentista, destroide! Stai ferneticando, affabulando! Di solito alla donna non si chiede di che classe e’. Ma nel ocontesto lo farei. Comunque fatti piutosto una riflessione intelligente! Perche’ non ti chiedi il perche’ la Jugoslavia socialista e’ stata distrutta?! Leggi il libro di Noam Chomski “I cortili dello zio Sam”. Troverai in esso due righe che ti schiarirano le ide! La Jugoslavia poteva dare l’ esempio alla vecchia strabica Europa che vuole essere unita (si – di capitali) ma “che l’ occhiolino’ fa al tirrano”.

  7. Istriano di cosa sta parlando? Che c’entra lo zio Sam? E sinceramente non mi interessa il pensiero di jugonostaligici, fattevi una ragione la jugo è morta e seolta Se, per il fatto che jugoslavia, che poi stava diventando di nuovo la serboslavia dal ’86, non esiste piu sono anche contenta non mi puo dare della neoirredintista. O anche puo.. ma non mi interessa come dicevo Jugoslavia poteva fare molto si, se fosse stata decentralizata, se i serbi non avessero occupato anche la zecca dello stato ecc, Non sono una nazionalista ma sono pratica e cerco di essere realista. Queste teorie della cia, chiesa , mafia non mi hanno ancora convinto

    Quello che dico è che nell’articolo di sopra c’è una valanga di balle che Giorgio si dovrebbe vergognare e cancellare questo articolo gia che non ci vuol dire da dove lo ha copiato che ci potremmo fare una ragione
    O qualcuno mi vuol dire che prima del
    ’90 c’era in uso il cirilico in Croazia e Tudjman lo ha tolto?!?

    @Nicola non c’erano 600 mila serbi autoctoni, tanti sono venuti dagli anni ’60 in poi per lavoro (mentre i croati emigravano all’estero) Intorno a 100mila sono rimasti in Croazia anni ’90(intorno 10mila hanno combatuto insieme ai croati per la croazia) e intorno a 300mila nella cosidetta krajina

  8. Marco Jakovljevic

    Senti Chiara,ti parlo da mezzo-croato,io ho 16 anni ,ma avendo studiato da SOLO la storia della Jugoslavija ti dico sì,che molte cose che dici sono vere,però le dici con troppo accanimento. Ci sono modi e modi di dire le cose.
    Ti stai comportando come un’ultranazionalista del cavolo. Ti stai comportando proprio come molti ultranazionalisti serbi che vengono tanto criticati ,specialmente in Croazia.

    Ora,una persona pensa ciò che vuole,ma se tu dici che non sei Jugonostalgica,che la “Jugo” è morta…beh,sai che ti dico?
    I nazionalismi che hanno causato la guerra sono nati grazie a persone come te. Non ti interessa il pensiero Jugonostalgico?
    Quindi praticamente sostieni che la Croazia di oggi sia meglio della SR Hrvatska no? Beh,se dici che uno stato,sì,con un’economia che sta rinascendo,ma con la criminalità in aumento,crisi nelle scuole,disoccupazione relativamente alta…beh,fa’ come vuoi. Gli Jugonostalgici semplicemente rimpiangono quella “bella vita”,perché questo era,che si faceva prima almeno della morte di Tito.
    Detto ciò,io non sono capo di nessuno,però ti consiglio di esprimere le tue idee con più calma,perché poi attirerai a te solo inimicizie. Ti capisco,anche io in passato in altri siti ho commentato con particolare accanimento,ma così no dai su.

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