TURCHIA: Dublino rilancia i negoziati d'adesione all'UE per Ankara

La Turchia ha trovato uno strano alleato a Bruxelles: è l’Irlanda post-crisi, futuro presidente a rotazione del Consiglio UE nel primo semestre 2013. In un’intervista al quotidiano filo-governativo turco Today’s Zaman, la 32enne ministro degli affari europei irlandese, Lucinda Creighton, ha indicato la volontà dell’Irlanda di aprire almeno un nuovo capitolo negoziale con la Turchia durante il semestre di presidenza. “Saremo ben posizionati per lavorare con la Turchia sull’apertura di almeno un nuovo capitolo negoziale durante la presidenza irlandese. Questo è il nostro obiettivo, e penso che saremo in grado di raggiungerlo”.

La Turchia ha avviato i negoziati d’adesione con l’Union Europea nel 2005. Dei 35 capitoli negoziali, solo 13 sono stati aperti. 17 sono rimasti bloccati (da Cipro e dalla Francia, principalmente) e sono uno, quello su Scienza e Ricerca, è concluso. Nessun nuovo capitolo è stato aperto dalla presidenza spagnola del 2010. Nel secondo semestre 2012, con la presidenza a rotazione nelle mani della Repubblica di Cipro, la Turchia ha congelato le proprie relazioni diplomatiche con la presidenza del Consiglio UE.

L’Irlanda era alla presidenza del Consiglio UE durante il grande allargamento ad est del 2004, e punta sul riavvio delle relazioni UE-Turchia come uno dei cardini del suo mandato semestrale. Nonostante abbia espresso posizioni contrarie all’ingresso della Turchia nell’UE in passato, Creighton ha sottolineato l’importanza di tale adesione nel lungo termine, anche in termini di democratizzazione della Turchia. “Abbiamo preoccupazioni per ciò che concerne i diritti umani, la libertà di stampa e la minoranza curda. Il modo migliore per ottenere progressi, per migliorare gli standard di diritti umani in Turchia, è attraverso il coinvolgimento [con l’UE]. Credo che i negoziati ne siano una parte importante”.

Il passo diplomatico irlandese viene dopo che Erdogan ha espresso la volontà turca di continuare nel cammino europeo, ma anche la necessità per la Turchia di sentirsi presa sul serio.

Chi è Davide Denti

Dottore di ricerca in Studi Internazionali presso l’Università di Trento, si occupa di integrazione europea dei Balcani occidentali, specialmente Bosnia-Erzegovina.

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