di Claudia Leporatti
Il governo russo ha approvato una lista di medicinali strategicamente importanti che, nei prossimi anni, dovranno essere prodotti solo a livello locale, in Russia. Nella lista ci sarebbero tuttavia anche alcuni farmaci non ancora prodotti in Russia, dato che ha stupito Putin cui sono state spiegate le ragioni. Lo riporta l’agenzia di stampa russa PRIME-TASS spiegando che la lista di prodotti approvati, 57 in tutto, sono stati scelti “allo scopo di aumentare la disponibilità di farmaci per il trattamento di malattie diffuse”. Le compagnie farmaceutiche ungheresi nella lista, Richter ed Egis, non dovrebbero subire ripercussioni negative, grazie ai loro impianti in Russia.
Le ungheresi in Russia
Tra i farmaci elencati ci sono infatti anche alcuni prodotti delle due aziende ungheresi, la cui manifattura viene compiuta in Russia. Richter Gedeon è attiva in Russia da oltre dieci anni con un suo impianto, mentre Egis fa parte di una joint-venture con la sua azienda madre Servier. La Russia è un mercato importante per le aziende farmaceutiche ungheresi. Nel 2009 il 27% delle vendite della Gedeon Richter, la maggiore compagnia farmaceutica magiara, sono state in Russia, contro il 14% nella stessa Ungheria e il 16% negli Stati Uniti.
Vendite Richter (Immagine: Gideon Richter)
La Russia si sta preparando ad attuare un sostanzioso programma per valorizzare il proprio settore farmaceutico, nell’ambito del quale rientra la decisione di imporre la produzione in terra russa di alcuni tra i farmaci più diffusi, necessari alla cura di malattie gravi.
La lista
Il Ministro russo per la Salute e lo Sviluppo Sociale Tatyana Golikova aveva in precedenza annunciato che l’elenco include farmaci oncologici, medicinali per le malattie cardiovascolari, epatiti B e C, sclerosi multipla e malattia di Gaucher (una patologia rara che colpisce il metabolismo lipidico del malato).
Il programma
Il ministro per l’Industria e il Commercio Viktor Khristenko ha dichiarato, prima che la lista fosse stilata, l’intenzione del governo di investire entro il 2020 circa 120 milioni di rubli (3,1 miliardi di euro) nello sviluppo del settore farmaceutico locale. Ad oggi, il programma include 200 progetti, ma “lo sviluppo delle farmaceutiche russe – spiega Khristenko alla stampa – non andrà avanti, senza il supporto dello stato.”
Putin e il piano per i farmaci in loco
Putin ha osservato che nella lista ci sono farmaci che non sono ancora prodotti in Russia e ha chiesti spiegazioni in merito. Il Vice-Primo Ministro Alexander Zhukovha spiegato al presidente che è stato preparato un programma speciale per includere questi farmaci nella Federazione Russa al più presto. “Il programma – ha argomentato Zhukov – fornisce incentivi per i produttori russi e serve anche a portare investimenti, inclusi quelli da parte di aziende straniere che sono pronti a produrre questi medicinali in Russia.” Secondo l’Associazione Russa dei Produttori Internazionali di Farmaci, i produttori globali di medicinali sono pronti a spendere un totale di 1 miliardo di $ (circa 795 milioni di euro) nell’avvio di produzioni locali in Russia. Le multinazionali citate dalla PRIME-TASS per aver dichiarato di voler avviare o di ampliare la manifattura in Russia includono Sanofi-aventis, Pfizer, AstraZeneca, Novartis e AstraZeneca.