L’oligarca sconosciuto e la longa manus di Putin, l’influenza dei media russofoni sui paesi baltici

Intrecci fra politica e media russofoni nei paesi baltici, gli interessi del Cremlino, e il ruolo del magnate di Oleg Solodov

Tra media e politica

Lo chiamano “l’oligarca sconosciuto”, Oleg Solodov. Ma è un uomo molto importante e potente nei baltici. Controlla i media russofoni in Estonia e Lettonia ed è anche grazie a lui se Riga e Tallin oggi hanno due sindaci sostenuti dall’elettorato russofono.

Un’inchiesta di Re:Baltica sul mondo della televisione e dei media nei paesi baltici svela l’intricato intreccio fra la politica di espasione russa nella zona e gli imprenditori russi che controllano attraverso i loro canali in lingua russa una larga parte dell’audience e dell’informazione nei baltici.

Sono in particolare Estonia e Lettonia i due paesi in cui l’influenza e il potere dei media russofoni esercitano un peso molto forte, mentre in Lituania, che ha una comunità russofona meno estesa il fenomeno è più limitato. Attraverso Baltijas mediju alianse (BMA), Solodov controlla il canale PBK (Pirmais Baltijas kanāls) che ha la licenza di ritrasmettere i canali televisivi russi nei paesi baltici, oltre a produrre una quota di circa il 30% di programmi propri.

Dalla parte di Putin

L’influenza di PBK nel sistema televisivo baltico è sempre più crescente, secondo quanto sostiene Re:Baltica. Non solo per la grande audience che fa quando trasmette gli show di Alla Pugačova e delle altre stelle dello spettacolo kitch-pop russo (audience non solo data dal pubblico russofono, ma in parte anche da quello lettone ed estone), ma anche per la sua capacità di intercettare le tematiche sociali più sensibili per il pubblico russofono ed inserirsi nel dibattito politico riuscendo a sostenere attraverso campagne mediatiche i partiti di riferimento del Cremlino e di Putin nel Baltico, Saskaņas Centrs del sindaco di Riga Nils Ušakovs in Lettonia e il Partito di Centro del sindaco di Tallin Edgar Saavisar.
Ušakovs fra l’altro viene da PBK. Prima di intraprendere la sua carriera politica e diventare il leader di SC, è stato giornalista e direttore delle news di Pirmais Baltijas kanāls.

Sostenere i partiti russofoni

Una scelta editoriale e politica molto precisa quella di PBK. Sostenere i partiti russofoni o vicini alle posizioni dei russofoni moderati, che si presentano nel panorama politico estone e lettone con la faccia buona dei progressisti, degli innovatori, attenti alle tematiche sociali e soprattutto alla difesa dei diritti civili delle minoranze russofone.
Nessun sostegno invece alle formazioni russofone più radicali, come in Lettonia PCTVL (l’ex partito comunista sovietico riciclatosi) o come gli attivisti tipo Vladimirs Lindermans, che ha organizzato il referendum per il russo lingua ufficiale in Lettonia.

“Non ci piace Lindermans” risponde Natālija Vasiļjeva, giornalista e coordinatrice delle news di PBK, e spiega così il motivo per cui difficilmente Lindermans appare su PBK, mentre specie durante la campagna referendaria era un volto molto presente nelle televisioni di lingua lettone. “Noi siamo un canale commerciale – dicono a PBK – facciamo business, trasmettiamo le cose che piacciono al nostro pubblico”.

Russofoni moderati e radicali, una finta divisione

Questa posizione editoriale di PBK secondo la Vasiļjeva dimostrerebbe che il canale russofono non è la cassa di risonanza delle politiche del Cremlino nel Baltico. Ma è anche vero che ormai da diversi anni i soggetti politici russofoni nel Baltico si sono divisi il lavoro, i partiti moderati con l’obiettivo di raggiungere una maggioranza elettorale attraverso l’attrazione dell’elettorato anche non russofono, con scelte politiche anche populiste e demagogiche (aumento delle pensioni, trasporti gratis per anziani e giovani, allargamente del sistema del welfare), mentre resta ad appannaggio dei partiti estremi e degli attivisti il ruolo di agitprop, per mantenere alta la tensione sociale nei paesi baltici e far sentire tutta la pressione della presenza di forti minoranze russofone nella regione.

Oggi PBK è il secondo canale televisivo in Lettonia per audience, dietro a TV3, e nel 2011 ha raccolto da solo il 30% del mercato pubblicitario lettone (circa 5 – 6 milioni di lats), ma nel 2010 in tutto il baltico la Baltijas mediju alianse di Solodov ha raccolto 11 milioni di lats in pubblicità (circa 16 milioni di euro, la metà dei quali raccolti in Lettonia).

Oleg Solodov, milionario nell’ombra

Ma di Oleg Solodov, il vero magnate delle televisioni russofone nel baltico, si sa poco o nulla. Si sa che ha 46 anni e che dopo aver concluso le superiori a Ufa è giunto a Riga a studiare aviazione. Ma poi nella sua carriera di business man si è tenuto con molta cura lontano dai riflettori. L’unico fatto di cronaca che si trova su di lui nei giornali lettoni riguarda una sosta vietata della sua Jeep in un posto invalidi a Jurmala, la cittadina balneare alle porte di Riga. Anche alcune crisi di aziende collegate a lui negli anni ’90 sono passate sostanzialmente sotto silenzio. E’ proprio a metà degli anni novanta che la sua piramide finanziaria comincia ad occuparsi anche di mass media. I suoi buoni uffici nel Cremlino gli assicurano poi i diritti di ritrasmissione di ORT, il canale televiso principale russo che nel 2000 dopo l’uscita di scena di Berezovsky per mano di Putin era finito nel controllo diretto del Cremlino.

Prima dipendente di Solodov, poi sindaco di Riga

Fra pubblicità, campagne editoriali e rapporti diretti, come quello del sindaco di Riga, Nils Ušakovs, che è stato giornalista e direttore delle news di PBK prima di entrare in politica, la Baltijas mediju alianse svolge un ruolo di primo piano nel panorama sociale e politico baltico.
La portavoce di Ušakovs, Anna Kononova in realtà sostiene che gli spazi pubblicitari usati dal sindaco di Riga su PBK sono inferiori a quelli comprati su altri media lettoni, mentre molto più ampio sarebbe il giro di affari che lega il sindaco di Tallin Saavisar alla Baltijas mediju alianse.

Fonte e materiale tratto da Re:Baltica

Vedi anche: I media lettoni e il rapporto con la politica

Chi è Paolo Pantaleo

Giornalista e traduttore, Firenze-Riga. Jau rīt es aiziešu vārdos kā mežā iet mežabrāļi

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