A due anni dall’anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia, esce in sala Vera sogna il mare, della kosovara Kaltrina Krasniqi.
Negli ultimi anni, il Kosovo ha regalato un cinema piuttosto ricco, al femminile – quasi esclusivamente firmato da donne – e militante. Vera sogna il mare, di Kaltrina Krasniqi, è uno dei film che ha rappresentato questa stagione interessante, presentato nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021.
Quando Vera propone al marito di vendere la sua casa in campagna per comprarne una alla figlia, questi misteriosamente si suicida. Vera si ritrova improvvisamente vedova ed erede della casa di campagna, ma alcuni parenti, nel nome di un sistema patriarcale antiquato, cercano di intimidirla a cedere la casa. Vera inizia una propria lotta contro la società, ed investiga riguardo alle vere ragioni che spingono l’interesse della parentela nell’edificio fatiscente, e forse alla morte del marito. Proprio questo elemento di intrigo, di investigazione rende il film particolare, anche nel campo del sottogenere che si è costituito insieme a Hive, Looking for Venera o gli altri film kosovari: alla militanza femminista insita nella trama si inserisce un giallo, un’investigazione della protagonista che, non solo vuole emanciparsi, è alla ricerca di una verità – e questa verità non è altro che un sistema corrotto, che sfrutta le innovazioni portate dall’avvicinamento all’Eurozona a proprio vantaggio. Il titolo allude ad una fantasia della protagonista, che immagina spesso di poter riposare al mare, una dimensione di serenità interiore che si costituisce in un sistema oppressivo.
Il film, che ha avuto una gestazione dalla durata notevole, di quasi sette anni, rientra in un cinema sempre più radicato sia nel Kosovo che, in generale, nei balcani, il quale riesamina la corruzione intrinseca nella propria società, emancipa il femminile, cerca di costruire una nuova identità slegata dal passato.
Vera sogna il Mare esce nelle sale il 24 Luglio, distribuito da Wanted.