Kosovo Kurti

KOSOVO: Vince Albin Kurti, ma maggioranza a rischio

Nella giornata di domenica 9 febbraio si sono svolte le elezioni parlamentari in Kosovo. I seggi si sono chiusi alle 19:00 di ieri e i risultati mostrano nettamente avanti il partito di sinistra nazionalista Vetëvendosje! del primo ministro Albin Kurti. Vince Kurti dunque, ma senza ottenere la maggioranza assoluta, perciò, nelle prossime settimane si attendono trattative piuttosto delicate, dovute ai forti toni della campagna elettorale, che hanno esacerbato i rapporti tra i partiti in corsa.

Kurti davanti a tutti, ma senza la maggioranza assoluta

Vetëvendosje! (LVV) aveva conquistato la maggioranza assoluta nel 2021 con l’impressionante risultato del 50,21 % delle preferenze. Oggi i risultati diffusi dalla Commissione elettorale centrale mostrano una situazione piuttosto complessa per Kurti. L’affluenza è stata molto bassa, intorno al 40,59% e sebbene i dati mostrino chiaramente come LVV sia comunque rimasto primo partito  all’interno della politica kosovara, oggi il partito di Kurti con il 41% si trova a dover cercare una coalizione. Seguono LVV, il Partito Democratico del Kosovo (PDK) forte del 22% e Lega Democratica del Kosovo (LDK) con il 17% dei voti.  Alleanza per il Futuro del Kosovo (AAK) si ferma invece al 7% riuscendo comunque a superare la soglia di sbarramento. I dati non sono ancora definitivi, a causa di ritardi legati a problemi nel sistema elettronico della Commissione elettorale centrale, e mancano ancora i voti della diaspora, che potrebbero leggermente cambiare le percentuali.

Stando alle informazioni preliminari diffuse dagli osservatori internazionali, tra cui la Missione di osservazione inviata dall’Unione europea, le elezioni si sono svolte correttamente, senza particolari irregolarità. L’atmosfera rimane però tesa a causa dell’incertezza relativa alla formazione del governo e soprattutto, alle prossime decisioni di quest’ultimo sul negoziato con la Serbia, completamente congelato ormai dal 2023.

Lista Serba primo partito tra i serbi

Dopo aver rischiato l’esclusione dalla campagna elettorale, il partito serbo collegato al governo di Belgrado, la Lista Serba, poco sotto il 4% molto probabilmente è riuscita ad ottenere tutti e dieci i seggi riservati alla minoranza serba nel Parlamento.

Un risultato atteso e piuttosto scontato visto il controllo esercitato dal governo serbo sui voti della minoranza serba in Kosovo, facilitato anche dall’alto tasso di polarizzazione tra Pristina e Belgrado da quando Kurti guida il governo di Pristina.

Gli scenari

LVV festeggia, ma al contempo si scontra con una sensibile diminuzione dei propri consensi. Dopo aver fatto leva sull’inasprimento dei toni con la Serbia, Kurti sperava di dare una spinta alla propria campagna elettorale, ma il PDK e LDK sono riusciti ad erodere l’egemonia di LVV.

Pertanto, ora la vera sfida per Kurti sarà quella di negoziare un nuovo esecutivo di coalizione, consapevole nonostante tutto di essere uscito indebolito dalla tornata elettorale. I partiti rappresentanti le minoranze etniche, ad esclusione dei serbi, sono i primi candidati ad essere partner di coalizione di LVV, ma i 10 seggi riservati per queste forze potrebbero non bastare per raggiungere la maggioranza di 61 seggi in parlamento. LDK e AAK hanno gia’ escluso l’opzione di entrare in coalizione con Kurti, mentre il PDK non ha chiuso la porta: un’opzione, quella di un‘alleanza LVV-PDK, che sarebbe un inedito, alla luce della forte rivalita’ da sempre esistente tra le due forze politiche.

Foto: France 24 

Chi è Alessandro Cinciripini

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