Slovacchia

SLOVACCHIA: Alle presidenziali i liberali in vantaggio, ma si va al secondo turno

Alle elezioni presidenziali in Slovacchia vincono i liberali, ma si va al secondo turno: Pellegrini convincerà gli elettori d’estrema destra?

Come previsto, le elezioni presidenziali in Slovacchia necessiteranno di un secondo turno, visto che nessuno dei candidati ha ricevuto la maggioranza assoluta. Sorpresa, invece, circa chi ha vinto il primo turno: se i sondaggi davano un sostanziale pareggio con Peter Pellegrini – sostenuto dall’attuale premier Robert Fico – lievemente in testa, il voto ha invece premiato il candidato liberale Ivan Korčok, che stacca di cinque punti il principale avversario arrivando al 42.5%. Il candidato liberale ha ovviamente fatto piazza pulita nelle grandi città: nella capitale Bratislava ha vinto con il 62,6%. Da citare, infine,  Stefan Harabin, candidato d’estrema destrafermo sotto il 12%.

I candidati

Storico numero due del premier Robert Fico, Pellegrini guida una coalizione di partiti di sinistra in ambito economico e conservatrice per il resto. La sua vittoria al secondo turno – annunciata da gran parte dei sondaggi in quanto Pellegrini intercetterebbe i voti dell’estrema destra – comporterebbe un consolidamento del sistema Fico. Verrebbe meno, infatti, quel contrappeso simbolico rappresentato dall’ormai ex-Presidente liberale Zuzana Čaputová, eletta proprio per porre fine agli abusi di potere dell’attuale premier e che ha però deciso di non ripresentarsi alle elezioni presidenziali.

Al suo posto è stato infatti scelto Ivan Korčok, ex-Ministro degli Esteri e candidato indipendente supportato da partiti liberali e conservatori: chiaramente orientato verso gli alleati euro-atlantici, Korčok ha impiegato una buona parte della sua campagna ad avvertire gli slovacchi circa i rischi sul posizionamento geopolitico del Paese e sulla trasformazione della Slovacchia in qualcosa di simile all’Ungheria di Viktor Orbán.

Escluso dal secondo turno, come previsto, il candidato di estrema destra Stefan Harabin, che si è molto speso durante la campagna elettorale per l’eliminazione delle sanzioni alla Russia. Harabin ha solo in parte riunito il supporto dei vari mondi estremisti: durante un dibattito televisivo è stato ad esempio criticato aspramente dal neo-Nazista Marian Kotleba per aver supportato anni fa il processo di integrazione europea ed in particolare il Trattato di Lisbona, prima della sua virata a destra. Sarà principalmente su questi voti che si giocherà il secondo turno: se è quasi naturale che gli elettori d’estrema destra convergano verso Pellegrini, sia il suo partito Hlas-SD che lo Smer-SD non possono rischiare di perdere il loro elettorato più moderato che potrebbe spaventarsi di fronte ad una retorica troppo radicale.

Queste elezioni sono state il primo banco di prova per il neoeletto governo Fico e rappresentano un test per le prossime elezioni europee per il rinnovo del Parlamento, dove proprio il partito di Fico, lo Smer-SD, è al momento sospeso dal gruppo dei socialisti europei per aver formato una coalizione di governo contenente un partito di estrema destra.

Prossimo appuntamento per il 6 aprile, quando si svolgerà il secondo turno delle elezioni.

Foto: dal profilo Facebook Smer-SD Michalovce

Chi è Gianmarco Bucci

Nato nel 1997 a Pescara, vive a Firenze. Al momento svolge un dottorato in Scienze Politiche e Sociologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa sulle coalizioni rosso-brune in Europa centro-orientale. Scrive su East Journal dal dicembre 2021.

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