SERBIA: Lo scandalo Miketic, come il regime prova a delegittimare l’opposizione

A pochi giorni dalle elezioni il candidato dell’opposizione Djordje Miketic si è ritirato dalla campagna elettorale serba dopo l’uscita su internet e in TV di un suo video privato. Secondo l’interessato dietro ci sarebbe un attacco personale del presidente Vučić a suo danno.

Le elezioni del 17 dicembre in Serbia riguarderanno il Parlamento, il consiglio comunale di Belgrado e l’amministrazione regionale della Vojvodina, quindi già di per se mettono in gioco molto del futuro del paese e dei politici candidati, in primis del presidente Aleksandar Vučić che tali elezioni le ha volute per ottenere una nuova netta maggioranza di governo. A ciò si aggiunga che a Belgrado, dove verrà eletto il nuovo sindaco, negli scorsi giorni è esploso un nuovo caso mediatico che ha ulteriormente acceso gli animi della contesa politica.

Lo scandalo 

Il candidato dell’opposizione all’assemblea comunale di Belgrado Djordje Miketic si è ritirato dalla campagna dopo che un suo video privato e intimo è stato pubblicato sui social network e sui media di regime. Le immagini, che lo riprendono durante un rapporto sessuale con una donna sconosciuta, sono state trasmesse su Pink TV, emittente nazionale controllata dal regime, e pubblicate sui tabloid filogovernativi.

La notizia del ritiro di Miketic è stata annunciata dal candidato sindaco della coalizione “Serbia contro la violenza” Vladimir Obradović di cui lo stesso Miketic fa parte e di cui continuerà a essere membro come da lui stesso precisato: “Sarebbe come ritirarsi di fronte alla violenza”. Lo stesso leader di opposizione ha poi commentato l’accaduto: “Si è oltrepassato tutti i limiti di una campagna politica decente, penso che questa sia la cosa più sporca che abbiamo mai visto. Qui si difende la democrazia”. Secondo Miketic e la coalizione cui appartiene, il video privato gli sarebbe stato illecitamente sottratto dai servizi segreti, che avrebbero agito per scopi politici, per delegittimare il candidato di opposizione.

Le motivazioni di Miketic

Tra le motivazioni della scelta di ritirarsi quella di voler preservare la campagna elettorale della coalizione e potersi difendere in sede legale dalle bugie e dalle invenzioni sul suo conto “propinate dai tabloid del regime e dai ventriloqui di Vučić”. Secondo lo stesso Miketic l’obbiettivo dell’attuale presidente della Repubblica era fin dall’inizio quello di costringerlo ad uscire dalla campagna elettorale.

In tal senso il candidato ambientalista ha accusato la BIA, l’agenzia di intelligence serba, di non proteggere lo stato, ma di lavorare per Vučić e il SNS” e a prova dell’accusa mossa lo stesso Miketic ha pubblicato su X un messaggio Viber che aveva ricevuto e contenente una velata minaccia e uno screenshot del video privato. La BIA, diversamente dal solito, ha risposto e commentato il caso con due comunicati stampa dove ha negato di essere responsabile della realizzazione o distribuzione del video.

La reazione di Vučić 

Lo stesso presidente Vučić è intervenuto nella vicenda negando ogni sua responsabilità: “Lui sa quello che so io. Non ho visto nulla né partecipato e ancora una volta sarebbe colpa mia. Cos’altro posso dire se non che la gente vede tutto da sola”. Una risposta quella del leader di SNS che sposta l’attenzione sul contenuto del video, ma non spiega come e per quale motivo il video privato sia stato reso pubblico e poi trasmesso in TV. L’importanza del momento e di questa campagna elettorale per l’attuale presidente è innegabile, il suo Partito Progressista Serbo (SNS) resta il favorito numero uno per la vittoria finale, soprattutto a livello nazionale, tuttavia le notizie e i problemi legati al governo e uscite nel corso degli ultimi giorni potrebbero rappresentare un problema da cui voler distogliere l’attenzione dei media nazionali e internazionali.

L’uscita di scena anticipata di Miketic è quindi probabilmente un vantaggio più per la coalizione di opposizione che almeno a livello comunale può ambire alla vittoria e ovviamente vuole concentrare il discorso pubblico sui problemi della città e non sulla vita privata di un suo ex candidato.

La situazione particolare di Belgrado

Per la quarta volta dal 2012 i serbi tornano a votare in anticipo rispetto alle scadenze naturali e mai come questa volta l’SNS e il suo leader hanno paura di perdere consensi. Se a livello nazionale i dati economici allarmanti e l’inflazione crescente non sembrano essere sufficienti a scalfire la maggioranza elettorale del partito progressista, a livello locale invece, in particolare a Belgrado, la situazione sembra diversa, molti cittadini sono delusi dalle politiche portate avanti dal governo nella città e l’elezione del sindaco è una corsa aperta.

In questo contesto lo  scandalo esploso intorno a Miketic sembra avere tutte le caratteristiche per distrarre l’opinione pubblica dai problemi a cui il governo deve far fronte. Se la mossa abbia avuto successo o meno lo sapremo il 18 dicembre.

Foto: Buka

Chi è Andrea Mercurio

Ho 26 anni, sono laureato in Scienze Politiche, amo scrivere in ogni modo e in ogni forma. Sono appassionato di Storia e Attualità, da qualche anno mi sono interessato in particolare ai Balcani.

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