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Štefánik, l’eclettico padre della Cecoslovacchia diventa un fumetto

Eroe nazionale in Slovacchia e padre della Cecoslovacchia: l’avventurosa e affascinante vita di Milan Rastislav Štefánik diventa un fumetto

Fondatore di uno stato che non esiste più, è considerato il personaggio storico più importante dai cittadini di uno di quelli che ne ha raccolto l’eredità. Milan Rastislav Štefánik, padre della Cecoslovacchia e simbolo della Slovacchia, diventa oggi un fumetto. A raccontare in disegni un personaggio eclettico e affascinante sono Gabriela Kyselová e Michal Baláž, autori del testo, e Vaclav Šlajch, disegnatore. Il libro si intitola semplicemente “Štefánik”, ed è uscito lo scorso anno per l’editore praghese Labyrinth.

Un personaggio eclettico e celebrato

Fuor di dubbio il fascino del personaggio poliedrico, che la matita di Šlajch, indirizzata da Kyselová e Baláž, ricorda in tutte le sue sfaccettature: eroe nazionale, astronomo e meteorologo, generale dell’esercito francese e diplomatico, viaggiatore in Africa e in Brasile, ma anche seduttore e uomo di mondo. Oggi sono intitolati a lui l’Osservatorio astronomico di Praga, l’aeroporto di Bratislava e un asteroide, mentre nel centro della capitale slovacca campeggia la sua statua.

Štefánik scoperto con gli occhi di uno scultore

La graphic novel racconta la vita di Štefánik attraverso lo scultore ceco Bohumil Kafka, autore della statua monumentale completata a Bratislava nel 1938. Lo scultore raccolse notizie e si documentò sulla vita dell’eroe, ed è attraverso la ricerca di Kafka che il lettore scopre Štefánik: dall’infanzia nel piccolo villaggio slovacco di Košariská, passando per la giovinezza e la formazione tra Bratislava (all’epoca Pressburg) e l’Ungheria, fino a Praga, dove incontra Tomáš Masaryk ed Edvard Beneš, con lui i padri della Cecoslovacchia nata dalla ceneri dell’Impero austroungarico, della quale Štefánik diventa ministro della Guerra.

Durante il primo conflitto mondiale Štefánik si arruola nell’esercito francese, diventa pilota di guerra e, nel 1915, viene decorato con la Croix de guerre. Il fumetto però non manca di ricordare pure lo Štefánik più intimo, con il suo carattere difficile e i suoi scatti d’ira. “Un proiettile con una traiettoria imprevedibile”, lo definisce l’autrice Gabriela Kyselová intervistata da Radio Prague International.

La morte in un incidente aereo di un grande europeo

Štefánik muore in un incidente aereo il 4 maggio del 1919. Il velivolo sul quale sta viaggiando dal Friuli a Praga, tra l’altro insieme a tre militari italiani, precipita vicino Bratislava. Non è completamente chiaro se la tragedia sia dovuta a un guasto tecnico, a un errore umano o addirittura a un attentato, come pure si è sospettato. Nel fumetto non ci sono congetture particolari.

La graphic novel del resto è incentrata sul personaggio, sui suoi aspetti politici e culturali, fino a quelli più umani, per restituire ai lettori un eroe non solo slovacco o cecoslovacco, ma di respiro europeo. “Oggi assistiamo a un’ondata di nazionalismo malsano che va criticato”, afferma Michal Baláž, “facendo nuova luce sulle biografie di importanti personaggi storici, forse possiamo contribuire a mettere in evidenza che il nazionalismo non è l’atteggiamento giusto per la vita”.

Immagine: un particolare della copertina del libro “Štefánik”

Chi è Andrea Rapino

Nato nel 1973 a Lanciano, in Abruzzo, dove vive e lavora come giornalista professionista, si è laureato in Storia a Bologna con una tesi sulla letteratura serba medievale, e ha frequentato la scuola di giornalismo dell'Università di Roma - Tor Vergata. Si occupa di cronaca, sport e cultura per diverse testate locali. Ha iniziato a scrivere per East Journal dal dicembre 2021.

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