il premier Ciolos in parlamento con la nuova squadra di governo

ROMANIA: Dopo le proteste presentato il governo di Ciolos

Con 389 voti a favore su 504 voti validi (la soglia minima era di 274) Dacian Ciolos è da martedì il nuovo premier romeno. A diciotto giorni dal rogo al Colectiv Club e dalle proteste che hanno portato alle dimissioni del governo Ponta, la Romania ha ufficialmente assistito alla presentazione del nuovo governo guidato dall’ ex Commissario Europeo per l’Agricoltura.

Priorità in politica interna

Seguendo quanto affermato dallo stesso neo-premier nel primo discorso ufficiale, sembra utile porre l’attenzione su quelle che saranno le problematiche che il nuovo governo dovrà affrontare in politica interna. Anzitutto quello guidato da Ciolos sembra un “mandato morale”, il governo di tecnocrati appena nominato dovrà infatti prendere tutte le misure necessarie per rispondere alle aspettative della società civile ed estirpare la corruzione dalla politica.

La principale prospettiva sembra quindi la creazione di un contesto, politicamente neutrale, per lasciare spazio alle riforme. Prioritari, ancora secondo quanto affermato da Ciolos, saranno gli emendamenti alla legge elettorale; legge che dovrà prevedere due tornate per eleggere sindaci e presidenti dei consigli provinciali. Basilari saranno quindi l’eliminazione della soglia di sbarramento per ciò che riguarda i consigli locali e l’abolizione del numero minimo di firme per i candidati indipendenti.

Nel programma presentato dal nuovo governo in primo piano si trova anche il progetto di unire tutte le tornate elettorali dando quindi tanto al mandato presidenziale quanto a quelli parlamentari e locali la durata di cinque anni.

Non solo, fondamentali in politica interna sembrano rafforzamento della rule of law e miglioramento in termini di efficienza dell’ amministrazione pubblica, senza dimenticare un ripensamento tanto del sistema sanitario quanto di quello scolastico, tematiche già sottolineate dallo presidente romeno Iohannis.

Prioritá in economia

Relativamente alla componente economica risultano fondamentali tanto il mantenimento degli obiettivi di budget 2016 quanto il tema dei fondi europei. A questo proposito la Romania ha ancora molto da fare, soprattutto in termini di  financial framework 2007-2013. Chiave è in modo particolare l’assorbimento degli stanziamenti giá elargiti, stanziamenti dei quali Bucarest deve ancora distribuire circa il 30%. Non saranno possibili grandi passi avanti, ma il nuovo governo si impegna a iniziare immediatamente, come affermato dal neo-premier, anche la distribuzione dei fondi strutturali del financial framework 2014-2020. La sfida più difficile sarà, ancora secondo Ciolos, il raggiungimento dello standard promesso da Bucarest nell’ accordo di partnership con l’Unione Europea.

Sicurezza e politica estera

Nel documento presentato al parlamento, il nuovo governo pone l’attenzione, tra gli altri aspetti, anche sulla tematica della sicurezza. L’obiettivo chiave in quest’ ambito è il mantenimento degli impegni presi con Unione Europea e NATO nonché il rispetto degli obblighi previsti da tutte le partnership strategiche che vedono protagoniste la Romania. Obiettivi conseguibili soltanto attraverso un potenziamento della capacità operativa delle truppe e con una migliore allocazione delle risorse per sviluppare specifici programmi di sovvenzione.

In termini di politica estera sarà fondamentale la partnership strategica con gli Stati Uniti “da sempre”, come sottolinea il documento “pietra angolare della politica estera romena”

Osservando quanto accaduto a poche ore dalla nomina del nuovo governo( la sostituzione del ministro della Salute e della Giustizia, il primo per un passato non edificante ed il secondo per dubbie capacità di assolvere al proprio compito) sembra in conclusione possibile sottolineare come, nonostante i vari obiettivi posti dal governo,  il principale resti la trasparenza della classe politica.

Chi è Camilla Filighera

Milanese di nascita ma con origini sparse ai quattro angoli del globo. Dopo essermi laureata (cum laude) in Relazioni Internazionali presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, con una tesi sulla Politica Europea di Vicinato in Kosovo, proseguo gli studi in politiche Europee ed Internazionali. All'approfondimento dello spagnolo,dell'inglese ho affiancato lo studio della lingua Tedesca. Condivido con East Journal la passione per la scrittura ma soprattutto per tutto ciò che riguarda l'Europa Orientale. Per EJ mi occupo di Romania e Bulgaria.

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