A distanza di due settimane dalla cerimonia di insediamento, Lukashenko si trova sempre più isolato a livello internazionale. Continuano le mobilitazioni da parte della popolazione, mentre l'opposizione all'estero intesse rapporti transnazionali con i leader UE.
Leggi tuttoBIELORUSSIA: A un mese dalle elezioni, è giallo per una delle leader dell’opposizione
A un mese di distanza dalle ultime elezioni presidenziali, in Bielorussia continuano le proteste pacifiche e gli arresti di massa, mentre una delle leader dell'opposizione scompare...
Leggi tuttoBIELORUSSIA: Lukashenko sospende la tassa sui parassiti, ma le proteste proseguono
La sospensione fino al 2018 della cosiddetta 'tassa sul parassitismo' non è bastata a calmare la ribellione dei bielorussi. Nei giorni scorsi, importanti manifestazioni si sono svolte in diverse città del paese. L'iniziale tolleranza di Lukashenko ha lasciato il posto ad una serie di arresti preventivi e condanne fino a 15 giorni di carcere per attivisti e giornalisti. Qual è la natura delle proteste e quali sono le ragioni della reazione finora relativamente 'indulgente' del presidente bielorusso?
Leggi tuttoBIELORUSSIA: “Il primo dei parassiti è Lukashenko”, proteste nel centro di Minsk
Lo scorso 17 febbraio circa 2000 persone hanno partecipato alla "Marcia dei bielorussi indignati" a Minsk, chiedendo l'abolizione della cosiddetta tassa "sul parassitismo sociale". Quali sono le ragioni e i possibili sviluppi della protesta?
Leggi tuttoBIELORUSSIA: Il ministro degli Interni: «Contro i manifestanti potevamo usare armi letali»
di Massimiliano Ferraro «Non ho infranto nessuna legge, quindi non mi scuso». Durante la conferenza stampa del 26 gennaio, il ministro degli Interni bielorusso, Anatoly Kuleshov, è tornato a parlare dei durissimi scontri tra manifestanti e polizia avvenuti a Minsk la notte del 19 dicembre scorso. La protesta di piazza …
Leggi tuttoBIELORUSSIA: Lukashenko, i brogli e la piazza. Presto avvolti dall'oblio
di Matteo Zola Lukashenko è un dittatore vecchio stampo, ha ancora bisogno del voto – pilotato, estorto, imbrogliato – per legittimarsi al potere. E’ uno di quei dittatori per nulla cari (ma, in certo senso, tipici come quelle zuppe d’aglio) all’Europa orientale, col cappello da generale a larghe tese, condottiero …
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