Lunedì 14 gennaio Michal Prokopowicz, cittadino polacco di 28 anni accusato degli attentati incendiari dello scorso anno ad un centro culturale ungherese in Ucraina, ha affermato di aver ricevuto dal giornalista tedesco Manuel Ochsenreite le indicazioni operative per uno degli attentati. La corte di Cracovia ha immediatamente comunicato di aver avviato le indagini su Ochsenreite, che attualmente collabora inoltre come consulente per un parlamentare del Bundestag, membro del partito Alternative für Deutschland (AfD).
I fatti dello scorso anno
Lo scorso 4 febbraio 2018 un centro dell’Associazione Culturale Ungherese con sede a Uzhhorod, capoluogo della regione dell’Ucraina occidentale di Zakarpattya, era stato oggetto di un incendio di origine dolosa. Le autorità ucraine avevano individuato tre cittadini polacchi come sospettati per l’attacco e tra questi vi era anche Prokopowicz. Successivamente, tuttavia, la polizia aveva passato la competenza sul caso al proprio omologo presso il tribunale di Cracovia.
Benché nessuno fosse rimasto ferito durante l’attacco, l’incidente aveva esacerbato la diatriba in corso tra Budapest e Kiev, riportando all’attenzione dell’opinione pubblica la situazione dei 100.000 ungheresi che risiedono nei territori al confine tra i due paesi. Il governo di Budapest sostiene che una legge ucraina sul sistema scolastico discriminerebbe i cittadini ucraini di etnia ungherese, non permettendo loro di ricevere l’educazione nella loro lingua madre.
Gli ultimi sviluppi sul caso
La televisione pubblica polacca TVP (Telewizja Polska) aveva anticipato lo scorso 5 gennaio che le autorità stavano indagando riguardo al coinvolgimento di un giornalista tedesco nell’attacco, ma non erano ancora riuscite a identificarlo.
La scorsa settimana Anton Shekhovtsov, studioso e attivista che si occupa di condurre delle ricerche sui movimenti di estrema destra europei, aveva ventilato l’ipotesi che il giornalista menzionato dalla televisione polacca fosse Ochsenreiter. RFE/RL lo aveva successivamente contattato tramite il social network VKontakte: il giornalista tedesco aveva bollato l’accusa come “infamia”, senza successivamente rispondere alle domande a lui rivolte.
Il parlamentare tedesco dell’AfD Markus Frohnmaier, per il quale lo stesso Ochsenreiter lavora, ha negato di essere al corrente delle accuse rivolte al suo collaboratore, aggiungendo che “lo inviterà a interrompere la collaborazione qualora le accuse si rivelassero fondate”. Lo stesso Frohnmaier ha anche parlato in nome del giornalista tedesco, negando tutte le accuse a suo carico.
Foto: manuelochsenreiter.com