Ján e Martina, proteste in piazza #allforjan
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SLOVACCHIA: Le morti di Ján Kuciak e Martina Kušnírová minacciano la stabilità del governo Fico

Si chiamavano Ján Kuciak e Martina Kušnírová, avevano ventisette anni, e la loro morte sta compromettendo la stabilità politica della Slovacchia. Domenica 4 marzo, il presidente della repubblica Andrej Kiska ha commentato la vicenda chiedendo un rimpasto del governo o elezioni immediate.

La morte di Ján e Martina

Domenica 25 febbraio 2018, il giornalista investigativo Ján Kuciak e la fidanzata Martina Kušnírová sono stati trovati morti, uccisi da colpi di pistola nel loro appartamento a Veľká Mača. Ján è stato ucciso con un colpo al petto, mentre Martina è morta per un colpo alla testa dopo aver tentato di nascondersi. La coppia è stata ritrovata dalla polizia su richiesta delle famiglie che ne hanno denunciato la scomparsa dopo una settimana senza notizie.

Secondo il commissario di polizia Tibor Gašpar è probabile che il duplice omicidio abbia a che fare con l’attività investigativa di Ján. Il giornalista slovacco era in procinto di pubblicare un lungo articolo sui legami tra esponenti della criminalità organizzata calabrese e uomini politici che lavorano giornalmente in stretto contatto con Robert Fico. Sette italiani, alcuni dei quali citati nell’ultimo articolo di Ján, sono stati trattenuti come sospetti nell’omicidio e poi rilasciati per insufficienza di prove.

Questa non è l’unica pista. Il 9 febbraio, Ján aveva pubblicato una storia relativa a una sospetta frode fiscale connessa a un complesso di appartamenti di lusso a Bratislava noto come Five Star Residence. Per chi segue la cronaca slovacca il nome non è nuovo. Infatti, lo scorso anno migliaia di persone hanno manifestato in strada per chiedere le dimissioni di Robert Kaliňak, l’allora ministro dell’interno che aveva intrattenuto rapporti d’affari con lo sviluppatore del Five Star Residence Ladislav Bašternák.

Già l’ottobre scorso Ján aveva denunciato al procuratore generale minacce telefoniche ricevute da Marian Kocner, imprenditore locale legato agli appartamenti. Dopo essere stato assolto dall’indagine condotta dall’agenzia nazionale criminale (NAKA) legata alla presunta frode fiscale, Kocner aveva dichiarato di voler aprire un sito web in cui avrebbe pubblicato informazioni sulla vita privata dei giornalisti che avevano indagato sul suo caso. Oggi sulla morte di Ján e Martina indagano la polizia slovacca affiancata da Europol, FBI e Scotland Yard.

Pressioni sul governo Fico

Fico ha parlato di: “Un attacco senza precedenti alla libertà della stampa e alla democrazia in Slovacchia”. Parole che non suonano sincere da chi in passato ha definito i giornalisti come “sporche prostitute anti-slovacche”, insulto per il quale si è scusato nei giorni scorsi. Il governo ha fissato una ricompensa di un milione di euro per chiunque fosse in grado di dare informazioni sulla morte dei due giovani.

Venerdì 2 marzo, ci sono state proteste in 25 città slovacche, inclusa Bratislava. Circa 20,000 persone sono scese in piazza urlando: “Ne abbiamo abbastanza di Fico”, e “Un attacco ai giornalisti è un attacco a tutti noi”. Tra i manifestanti lo stesso presidente della repubblica Andrej Kiska, che in televisione ha parlato di crisi di fiducia e che inizierà: “Colloqui con i leader politici su ciò che si aspettano dal futuro. E su come rinnovare la fiducia dei cittadini nel proprio stato.”

Come fatto notare dallo stesso Fico, il presidente non è in grado di decidere le sorti del governo, e qualsiasi cambiamento va deciso tra i partecipanti alla coalizione di governo. Il primo ministro ha inoltre chiarito che: “Il nostro obiettivo è l’indagine di questo atto brutale. Non balleremo sulle tombe di due giovani, a differenza dell’opposizione, dei media e ora del presidente.”

La polemica politica è entrata prepotentemente nel dibattito intorno alla morte di un giornalista. Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da anni la corruzione e la mancanza di trasparenza affliggono la Slovacchia, e non è la prima volta che i cittadini scendono in piazza chiedendo le dimissioni di importanti cariche politiche. Responsabile o no, sono anni che Fico si circonda di persone che sarebbe giusto definire impresentabili e non candidabili. Qualcosa deve cambiare. La corruzione deve essere esposta e le mele marce si devono fare da parte, perché la morte di Ján e Martina non sia vana.

Chi è Gian Marco Moisé

Dottorando alla scuola di Law and Government della Dublin City University, ha conseguito una magistrale in ricerca e studi interdisciplinari sull'Europa orientale e un master di secondo livello in diritti umani nei Balcani occidentali. Ha vissuto a Dublino, Budapest, Sarajevo e Pristina. Parla inglese e francese, e di se stesso in terza persona.

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